Come abbronzarsi senza rischi

Prendere il sole produce molti effetti benefici sul nostro organismo; tuttavia, l’esposizione ai raggi solari va fatta con prudenza, adottando alcuni importanti accorgimenti per evitare danni alla nostra pelle e non solo.

Abbiamo allora posto alcune domande al professor Marcello Monti, responsabile di Dermatologia in Humanitas e docente di Dermatologia all’Università di Milano, per sapere come abbronzarci senza rischi ed evitare brutte sorprese.

Sotto l’ombrellone o nei giorni nuvolosi ci si può scottare?

“Anche sotto l’ombrellone non ci si deve mai dimenticare di applicare la protezione solare perché ci si può ugualmente scottare”, afferma il professore. E aggiunge: “I raggi solari vengono riflessi dalla sabbia e dall’acqua e quindi, anche se siamo all’ombra, prendiamo comunque circa il 50% dei raggi presenti nella luce diretta”. Questo significa che sotto l’ombrellone possiamo rimanere il doppio del tempo, ma dobbiamo ricordarci di proteggere sempre la nostra pelle.

I raggi UV riescono a filtrare anche nelle giornate nuvolose e a scottare la pelle. Occorre, quindi, non esporsi a lungo anche con questo tempo.

Quali sono le regole per una corretta protezione della pelle?

L’esposizione ai raggi solari senza protezione è un sicuro fattore di rischio per la pelle. Per quanto riguarda la crema protettiva, per non scottarsi è sufficiente, nella maggioranza dei casi, un fattore medio. “Non è vero, come molti credono, che un fattore di protezione 60, per esempio, protegga il doppio del 30, in quanto l’incremento effettivo della schermatura dai raggi fra i due livelli è basso (solo il cinque per cento)”, sostiene il professor Monti.

Quello che conta piuttosto è come si usa il prodotto e che cosa contiene. Tutti i prodotti solari si devono riapplicare ogni due ore, anche quelli resistenti all’acqua, perché la protezione scompare dalla pelle dopo questo periodo di tempo. A maggior ragione, se la crema non è resistente all’acqua, è bene ripetere l’applicazione subito dopo una nuotata.

Per i bambini piccoli occorre utilizzare creme a fattore di protezione alto?

“Ai bambini sotto i 4 anni andrebbero vietate le creme solari. Molto meglio la protezione con cappello, occhiali e magliette e, soprattutto, evitare che siano esposti direttamente ai raggi solari”, afferma il dottore.

Ci sono ore della giornata in cui la pelle rischia maggiormente?

Il sole a mezzogiorno emette la maggior quantità di raggi UVB, quelli che provocano le scottature, mentre quello del mattino ha meno raggi UVB, ma la stessa intensità di raggi UVA, responsabili dell’invecchiamento della pelle. Quindi, il mattino non ci si scotta, ma la pelle invecchia.

Se si applica sempre la crema solare si può evitare l’invecchiamento della pelle?

“Assolutamente no. Studi recenti hanno dimostrato che i filtri solari proteggono bene contro i raggi UVB, ma poco contro i raggi UVA, che sono i maggiori responsabili dell’invecchiamento solare”.

Le creme a protezione solare possono provocare l’acne?

“Le creme a protezione solare esercitano un’azione di promozione di questo disturbo in chi ne soffre”, conclude il professore.

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