Consigli per combattere le rughe

L’invecchiamento della pelle, con la comparsa di rughe, macchie e inestetismi, soprattutto sul viso, è uno dei maggiori problemi che assillano le donne a partire dai trent’anni.

Il trattamento con le creme, tanto pubblicizzate, non è sufficiente a donare alla pelle l’aspetto di un tempo. Pertanto, una delle priorità delle donne è quella di correre ai ripari e trovare una soluzione per ringiovanire il viso.

A questo proposito, abbiamo chiesto all’Unità Operativa di Dermatologia di Humanitas, di fornirci alcune indicazioni utili per ringiovanire davvero la pelle ma senza danneggiarla.

Le cause

“Il rilassamento cutaneo del viso e del corpo è dovuto ad alterazioni delle fibre elastiche e di collagene”, spiega il professor Monti, “e le principali cause sono l’invecchiamento fisiologico, i fattori ambientali e quelli interni.”

  • Invecchiamento: la continua contrazione dei muscoli per l’espressione mimica del viso a lungo andare sfianca le fibre elastiche e di collagene, formando dei solchi, le rughe, che non si possono più eliminare.
  • Fattori ambientali: i raggi UV distruggono le suddette fibre creando, oltre alle rughe minori, anche delle macchie sulla pelle. Lo smog causa un invecchiamento precoce della pelle; distrugge il collagene e rende la pelle secca e fragile.
  • Fattori interni: un’alimentazione non corretta e poco sana, povera di vitamine e di sali minerali, e uno stile di vita sbagliato (stress, fumo, alcol, droghe) danneggiano la pelle, rendendola meno morbida ed elastica.

Metodi da evitare

Sono sempre di più le donne che ricorrono a trattamenti di medicina estetica per migliorare il proprio aspetto e sembrare più giovani.

Le tecniche utilizzate finora sono la chirurgia, il peeling chimico, il laser e il riempimento delle rughe con sostanze chiamate “fillers”. Tutte queste tecniche, però, si sono rivelate un fallimento.

  •    La chirurgia ricostruttiva facciale va riservata solo a situazioni particolari e il trattamento delle rughe e degli inestetismi del viso non rientrano tra queste.
  •    Il peeling chimico forte, che consiste nel far agire acidi allo scopo di corrodere lo strato più esterno della pelle e stimolare la produzione di nuove cellule, all’inizio era sembrato un trattamento valido ed efficace; con il tempo si è visto che il risultato estetico positivo durava poco e i ripetuti interventi acceleravano addirittura l’invecchiamento della pelle.
  •    Il raggio laser, provocando un surriscaldamento delle fibre di collagene, distende la pelle, fa scomparire le rughe più superficiali e riduce quelle più marcate. Tuttavia, anche questa esperienza si è dimostrata negativa, in quanto si è visto che dopo soli due anni le fibre che erano state contratte dal calore si rilassavano maggiormente delle altre, peggiorando quindi la situazione di partenza.
  •    Negli ultimi tempi sono sorti altri trattamenti in cui il calore è generato da impulsi in radiofrequenze o da impulsi di luce (luce pulsata); il risultato si è rivelato simile a quello ottenuto con il laser.
  •    Per quanto riguarda i “fillers”, si è visto che le iniezioni:

     di collagene bovino sviluppavano reazioni immunologiche;

     di acido ialuronico venivano assorbite troppo in fretta;

     di resine liquide formavano indurimenti o addirittura cicatrici;

     di cellule del proprio grasso (la cosiddetta “tecnica del lipofilling”) non portavano ad alcun risultato positivo.

Lo “stimolo funzionale”

“Poiché le tecniche per il ringiovanimento della pelle adottate in passato hanno avuto esiti deludenti e a volte, addirittura, causato dei danni irreversibili”, spiega il dottor Monti, “si sono cercate altre soluzioni non invasive che dessero risultati visibili e duraturi.

Ultimamente si sta ricorrendo a tecniche basate sul cosiddetto ‘stimolo funzionale’, che andranno a sostituire quelle innaturali finora utilizzate. Una terapia innovativa, che consiste nella sostituzione della cellule ‘vecchie’ della pelle con cellule staminali giovani”, precisa il professore.

Ecco le tecniche più affermate:

  • la terapia fotodinamica, che consiste nell’eliminare in modo selettivo, attraverso un fotosensibilizzante, le cellule vecchie e sostituirle con cellule giovani generate dalle staminali;
  • il needling, che attraverso migliaia di micropunture stimola la pelle a reagire e a rigenerarsi;
  • il micropeeling, che accelera il processo di ricambio cellulare, aumentando la velocità di desquamazione della cute;
  •    la fotobiostimolazione, che stimola le cellule della cute e dei capelli attraverso impulsi luminosi.

 

 

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