La vitamina C in inverno? Un’ottima scelta

Le arance, i mandarini e i pompelmi sono sempre stati visti come ottimi rimedi contro i raffreddori e i malanni stagionali grazie al loro alto contenuto di acido ascorbico.

Ma quali sono i benefici di questa sostanza?

Per rispondere a questa domanda abbiamo interpellato i nostri esperti, i Dietisti operanti presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Quali sono le caratteristiche di questa vitamina?

L’acido ascorbico, comunemente chiamato vitamina C, gioca un ruolo fondamentale per il nostro organismo e, in particolare, esso:

  •      stimola la reazione delle difese immunitarie;
  •      è un potente antiossidante che rallenta l’invecchiamento delle cellule;
  •      rafforza ossa e denti;
  •      aiuta la cicatrizzazione delle ferite;
  •      migliora l’assorbimento del ferro;
  •      previene l’insorgenza dei tumori da fumo;
  •      stimola le difese debilitate dei malati di AIDS;
  •      difende dagli effetti dell’inquinamento.

Un difetto abbastanza importante

Anche questa sostanza, tuttavia, presenta i suoi limiti. Uno di questi è la facile volatilizzazione a contatto con l’aria, la luce o il calore della cottura.

è quindi consigliabile consumare gli alimenti ricchi di questa vitamina crudi e freschi. L’eccezione che conferma questa regola è il kiwi che, anche se sottoposto alla luce o in contatto con l’aria, non perde così facilmente il suo carico vitaminico.

In quali alimenti si trova la vitamina C?

I cibi che contengono vitamina C sono molti, eccone alcuni:

  •      gli agrumi;
  •      le fragole;
  •      i kiwi;
  •      i peperoni;
  •      i cavolfiori;
  •      i pomodori;
  •      alcune verdure verdi a foglia (come la lattuga e il radicchio).

Quanta vitamina C si deve assumere giornalmente?

La dose giornaliera consigliata va dai 45 ai 60 microgrammi, anche se alcuni specialisti consigliano quantità più elevate.  È opportuno assumere questa dose attraverso l’alimentazione ma, in caso di gravi carenze o in situazioni particolari come sport intensi, periodi di gestazione, di allattamento o di convalescenza, si può optare per un integratore alimentare.

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