L’agopuntura e le sue applicazioni

L’agopuntura è una pratica di medicina alternativa a cui si rivolgono sempre più italiani, sia per il vasto campo di applicazione, sia per la sua non invasività e l’assenza di effetti collaterali. Gli iscritti all’albo sono aumentati del 180% in pochi anni. Bisogna anche considerare che, non essendo obbligatoria l’iscrizione, gli agopuntori in effetti anche di più. Sempre più pazienti preferiscono rivolgersi a questi specialisti per curare, in particolare, dolori osteo-articolari.

Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Roberta Elisabetta Monzani, Responsabile dell’Unità Operativa di Anestesia e Day Hospital chirurgico presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Come funziona l’agopuntura

L’Occidentale tende spesso a guardare con scetticismo a questa antichissima pratica della medicina tradizionale cinese, ma l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto ufficialmente la sua validità per il trattamento di alcuni disturbi, ad esempio la nausea, il vomito e il controllo del dolore post-operatorio.

A livello teorico l’agopuntura si basa sul concetto che il corpo umano sia costituito da un’unica energia, tramandata dai nostri genitori (una sorta di patrimonio genetico) e influenzata dal nostro stile di vita e dalle abitudini alimentari. Quando l’equilibrio energetico viene intaccato, ci si ammala.

Il compito dell’agopuntura è quello di riequilibrare la circolazione dell’energia, tramite un’anamnesi molto particolare.

L’agopuntore può eventualmente esaminare anche i polsi e la lingua del paziente, per confermare la sua diagnosi.

In base alle informazioni raccolti lo specialista è in grado di capire in quale “meridiano” l’energia non scorre liberamente e dove e come intervenire.

I campi di applicazione

Il campo di applicazione più noto dell’agopuntura è sicuramente il trattamento del dolore osteo-articolare. In realtà questa pratica può essere applicata anche a:

  •       cefalea,
  •       nausea e il vomito (post-operatori, in seguito a chemioterapia, in gravidanza),
  •       reflusso gastroesofageo,
  •       colon irritabile,
  •       sterilità femminile,
  •       insonnia.

Può essere applicata anche nel campo anestesiologico, utilizzando i punti di agopuntura per aumentare la produzione di endorfine, che sono una sostanza che innalza la soglia del dolore e aiuta l’organismo a gestire lo stimolo doloroso.

 

 

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