Le credenze alimentari e la verità della medicina

Agli italiani piace parlare di cibo: in ufficio, in pizzeria, nelle case, capita spesso che ci siano lunghe discussioni sull’argomento, alimentando falsi miti. Le uova fanno davvero male al fegato? E il caffè tiene svegli?

Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’Unità Operativa di Endocrinologia e Andrologia Medica presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Esistono alimenti da evitare in generale?

No, ogni alimento si distingue per le sue proprietà nutrizionali e per le sue caratteristiche.

Le uova, per esempio, non costituiscono un pericolo per le persone affette da malattie epatiche.

Vanno invece evitate in caso di calcoli alla cistifellea, perché ne stimolano la contrazione e possono quindi provocare l’insorgenza di coliche.

Allo stesso modo, l’influenza del caffè sul sonno varia da persona a persona, dal momento che al suo interno sono presenti sia la caffeina (eccitante, ma non su tutti), sia la melatonina, che può favorire il rilascio di un neurormone ad azione rilassante, la serotonina.

Che dire poi dei lipidi? A dispetto della caccia alle streghe intrapresa contro queste sostanze nutritive, esse svolgono un ruolo fondamentale nel nostro organismo.

In una dieta equilibrata il 30 % dei principi nutritivi assunti dovrebbe essere costituito da grassi (il restante 50 % da carboidrati e il 20 % da proteine).

Per quanto riguarda i grassi, l’olio d’oliva non è affatto più calorico dell’olio di semi.

Sfatiamo i miti “alcolici”

È diffusa la credenza che la birra stimoli la produzione di latte da parte della ghiandola mammaria. Non è vero e, anzi, il consumo di questa bevanda dovrebbe essere limitato durante l’allattamento per via del suo contenuto alcolico.

Parimenti, per difendersi dal freddo non si può fare affidamento sui “bicchierini”.

L’alcol agisce localmente e temporaneamente sul nostro organismo come vasodilatatore.

La sensazione di calore che segue la sua assunzione è quindi solo fittizia, poiché la vasodilatazione ne provoca la dispersione.

Quali sono, invece, le abitudini alimentari da incoraggiare?

La sera, prima di addormentarsi, sarebbe buona norma bere un bicchiere di latte, meglio ancora se zuccherato. Questa bevanda contiene, infatti, un precursore della serotonina, il triptofano, il cui assorbimento è facilitato dalla presenza di zucchero.

L’aglio è un altro alimento che non dovrebbe mancare sulla tavola. Insieme a cipolla e scalogno, della stessa famiglia, esso fornisce all’organismo delle importanti sostanze antiossidanti e battericide.

Inoltre, uno studio effettuato in un centro universitario della Pennsylvania ne ha di recente dimostrato l’efficacia come antitumorale.

Per quanto la scienza non abbia ancora dimostrato l’influenza del fosforo sulla memoria, è innegabile l’importanza del pesce per il nostro organismo: oltre a fortificare ossa e denti, è ricco di acidi grassi polinsaturi, che fluidificano il sangue.

Per mantenere un aspetto giovane prevenendo la formazione dei radicali liberi, infine, si può far ricorso alla celebre mela, o meglio, alla polpa, alla buccia e al torsolo della mela.

Le fibre della mela, inoltre, sono valide alleate contro l’eccesso di colesterolo e l’aumento della glicemia nel sangue.

 

 

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