L’hammam è davvero salutare?

L’hammam, meglio conosciuto come bagno turco, secondo la tradizione mediorientale è un luogo di benessere in cui alla cura del corpo si unisce il relax della mente. In particolare, esso apporterebbe notevoli effetti benefici alla pelle in termini di elasticità e luminosità.

Abbiamo chiesto all’Unità Operativa di Dermatologia di Humanitas quali sono i benefici e le eventuali controindicazioni dell’esposizione al caldo-umido negli hammam.

Che cosa succede al corpo quando entra in un bagno turco?

Nel calidarium, ossia la stanza satura di vapore con temperatura variabile dai 30° ai 60°, il corpo si scalda e, per difesa, produce una forte sudorazione. Ma, al contrario di quanto avviene nella sauna (dove l’ambiente è secco), nel bagno turco, a causa della forte umidità, il sudore non riesce a evaporare e “impregna” la pelle. “Più precisamente si gonfiano le proteine della pelle, cioè dello strato corneo e se ci si intrattiene per più di mezz’ora, la pelle formerà delle pieghe, come quando si sta a lungo nella vasca da bagno”, spiega Monti.

Quali sono i benefici alla pelle di tale idratazione?

Questo fenomeno di idratazione forzata rende la pelle più elastica, levigata, apparentemente più giovane, ma l’effetto svanisce dopo due o tre ore. A meno che, prima di uscire dall’hammam, non ci si cosparga di unguenti specifici, detti autoidratanti, compatibili con l’acqua di cui la pelle si è imbevuta. “I massaggi con olii aromatici o essenziali, proprio perché gli oli non si mescolano con l’acqua, non servono al mantenimento dell’idratazione ottenuta”, avverte il professore.

Ma allora, il bagno turco è davvero salutare per l’organismo?

“Indubbiamente l’hammam, oltre a produrre un rilassamento psicologico, ha effetti benefici: stimola un ricambio dell’acqua, pulisce le vie respiratorie inumidendole (il che è importante perché viviamo in ambienti generalmente troppo secchi o condizionati), provoca una vasodilatazione e, di conseguenza, un miglior nutrimento della pelle”, afferma Monti.

Come va utilizzato l’hammam?

“Per ottenere effetti positivi per la pelle – spiega il professore – occorre frequentare l’hammam per almeno 15 giorni. Il tempo di permanenza nella stanza più calda (il calidarium) non deve superare i 20 minuti. Quando poi si passa al tepidarium, dove la temperatura è più bassa, cessano la sudorazione e la vasodilatazione, che riprenderanno tornando nella stanza più calda. Questa specie di ginnastica vascolare e sudorale cutanea può essere utile a mantenere in buono stato la pelle”.

La vasodilatazione e il miglioramento della circolazione sanguigna può giovare anche alla riduzione della cellulite?

“Solo se poi non si mangia o si beve troppo”, avverte l’esperto. L’esposizione al caldo umido del bagno turco comporta un maggior consumo di calorie che può contribuire anche a diminuire la cellulite. Infatti, l’organismo dovrà attingere dalle riserve di grasso per recuperare l’energia consumata nel bagno turco. Questo beneficio aumenta se ci si sottopone subito anche a un buon massaggio professionale.

Dal punto di vista dermatologico, ci sono casi in cui il bagno turco è controindicato?

“È vietato a chi abbia dermatiti infiammatorie in atto, per esempio dermatite atopica o psoriasi, perché peggiorano per effetto dell’umidità, oppure malattie contagiose, come verruche o foruncolosi, in quanto si possono trasmettere agli altri.

Va frequentato con cautela da coloro che soffrono di pitiriasi versicolor, o fungo di mare, (che si manifesta con macchie bianche sulla schiena) o di funghi cutanei e ha una predisposizione a prenderli (l’ambiente caldo-umido favorisce il loro proliferare). Queste persone devono usare l’accortezza di applicare creme a base di zolfo colloidale nelle zone di pieghe cutanee, come ascelle, inguine, tra le dita dei piedi e, per le donne, nelle pieghe sottomammarie, appena usciti dal bagno turco”, spiega il professore.

Quali tipi di pelle, invece, possono trarre i maggiori benefici dall’hammam?

L’hammam è indicato per pelli secche e desquamanti, tipiche di chi fa la lampada abbronzante o prende troppo sole o è anziano, ovviamente in assenza di problemi cardiocircolatori. Il bagno turco è utile anche per chi è stato per molto tempo in un ambiente condizionato, come l’aereo, o per chi cambia emisfero passando rapidamente dall’inverno all’estate o viceversa. “Questa ginnastica cutanea aiuta a superare lo stress stagionale”, conclude Monti.

 

 

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