L’importanza della riabilitazione psicologica dopo un intervento al cuore

Dopo un’operazione al cuore è importante che il programma di riabilitazione non preveda solo la cura del muscolo cardiaco, ma anche il supporto psicologico.  Infatti, il buon funzionamento del cuore dipende anche dalla capacità di tornare il prima possibile a una vita normale, di imparare a dare il giusto peso alle cose, di saper vivere con serenità le proprie emozioni e di imporsi un sano stile di vita.   

L’importanza del supporto psicologico dopo un intervento al cuore

Dopo un intervento chirurgico importante come quello cardiologico, il lavoro psicologico è fondamentale. L’obiettivo è quello di aiutare il paziente a elaborare l’esperienza vissuta, per prendere coscienza della propria malattia e imparare ad accettarla. Solo così egli acquisirà fiducia e sarà motivato a prendersi cura del proprio corpo nella sua globalità, riducendo i comportamenti a rischio per la salute, e riuscirà a ricostruire un equilibrio psicofisico. Durante il postoperatorio il paziente può manifestare reazioni ansiose o depressive che, se non affrontate, possono rappresentare fonte di disagio per se stesso e per la sua famiglia.

I momenti di “calo psicologico”

I cosiddetti momenti di “calo psicologico” si manifestano attraverso diversi segni: innanzitutto con la discontinuità del tono dell’umore, soprattutto nel primo periodo successivo all’intervento chirurgico, seguito poi da momenti di ansia o di depressione, di scarsa collaborazione alle terapie riabilitative, di eccessivo stress emotivo, di difficoltà di adattamento alle nuove situazioni. Altre manifestazioni, che per fortuna in genere si attenuano col passare del tempo e soprattutto con il miglioramento delle condizioni fisiche, sono il sonno discontinuo, la difficoltà di concentrazione e l’insorgere di dubbi e timori nei confronti del futuro.

Gestire le emozioni dopo l’intervento

Dopo un intervento di questo tipo, gestire le emozioni (nel senso di stati d’animo che si provano), significa accettarle come elementi normali del nostro essere e non subirle, non nasconderle, perché si corre il rischio che si manifestino attraverso disturbi psicosomatici. Gli operatori sanitari possono aiutare il paziente a riconoscere e affrontare questi stati d’animo e anche la loro condivisione con le persone care è sicuramente di supporto per superarli.

Come gestire al meglio lo stress

Lo stress, inteso nella sua forma dannosa (che si differenzia dall’“eustress”, lo stress buono, quello stimolante), comporta forme di malessere psicofisico generalizzato. Esso si può innanzitutto prevenire cercando di creare una scala di priorità delle cose da fare, scegliendo quello che davvero è importante e ci fa stare bene e tralasciando il superfluo. Per gestire lo stress occorre guardare la vita con positività, non facendo sempre quello che si “deve” e cercando di ridurre l’eccessiva ricerca del perfezionismo. A questo si deve aggiungere un’attività fisica regolare e piacevole, un’alimentazione sana e gratificante, l’utilizzo di tecniche di rilassamento anche semplici e basilari, come imparare a respirare in modo adeguato.

La riabilitazione post intervento

Il supporto psicologico che prestiamo nella fase di riabilitazione post intervento è proprio finalizzato a indirizzare i pazienti ad avere fiducia, a prendersi cura di sé e a premiarsi quando si raggiungono gli obiettivi prefissati, in modo da ottenere un benessere psicofisico. È di grande aiuto rinforzare la consapevolezza che potranno guarire e stare bene solo se sapranno diventare protagonisti della loro vita, i primi responsabili della loro guarigione.

 

 

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