Lo yoga per combattere l’incontinenza urinaria

I disturbi che riguardano la vescica e l’apparato urogenitale femminile, principalmente il problema della perdita involontaria di urina (incontinenza urinaria), ma anche le infezioni del tratto urinario, la cistite, il prolasso (il cedimento delle strutture di supporto dell’apparato genitale femminile) e altre ancora, sono malattie molto frequenti.

Per questo motivo, oggigiorno c’è una nuova e maggiore attenzione a questi problemi da parte di ginecologi ed esperti in materia.

Per saperne di più sull’argomento, ci siamo rivolti alla dottoressa Cinzia Bulletti, ostetrica-ginecologa dell’Unità Operativa di Ginecologia in Humanitas.

Quali sono i disturbi più comuni che interessano la zona pelvica della donna?

Sono molti i disturbi femminili a carico della zona pelvica che possono fortemente influire sulla vita lavorativa, affettiva, relazionale della donna, compromettendo la sua serenità.

Si possono verificare principalmente:

  •    incontinenza urinaria, con modeste o abbondanti perdite di urina;
  •    aumento della minzione;
  •    nicturia, ossia bisogno di urinare più volte durante la notte;
  •    incontinenza fecale o stitichezza;
  •    prolasso utero-vaginale;
  •    infezioni urinarie;
  •    dolore durante i rapporti sessuali”.

È vero che lo yoga migliora il pavimento pelvico delle donne?

Uno studio condotto da ricercatori americani ha individuato una forma particolare di yoga che migliorerebbe del 70% i problemi di incontinenza delle donne. Questi ultimi si presentano in particolar modo nel periodo post parto a seguito degli sforzi legati all’attività quotidiana (per esempio prendere spesso in braccio il bambino) e in menopausa, rappresentando motivo di forte stress.

“Lo yoga, – spiega la dottoressa – così come in generale tutta la ginnastica della regione muscolare definita come pavimento pelvico, può aiutare a risolvere i problemi di incontinenza urinaria attraverso esercizi che migliorano la respirazione e tonificano i muscoli che controllano la statica pelvica alterata durante il parto e la gravidanza, riportando così a una forma fisiologica ottimale”.

E aggiunge: “Rafforzando i muscoli del pavimento pelvico si ottengono benefici non solo nell’immediato ma anche nel lungo termine, riducendo la probabilità di prolasso e il rischio di dover intervenire chirurgicamente”.

È possibile prevenire l’incontinenza urinaria?

Molti aspetti della nostra vita quotidiana possono aiutare a prevenire il rischio di insorgenza di questa patologia. “La prevenzione – sottolinea l’esperta – si basa essenzialmente su uno stile di vita sano:

  • dieta equilibrata ricca di fibre,
  • adeguata idratazione,
  • costante attività fisica,
  • mantenimento di un ottimale peso/forma (per evitare l’aumento della pressione dei muscoli pelvici),
  • moderata assunzione di bevande alcoliche e di caffè,
  • niente fumo (perché provoca alterazione del collagene).

“Inoltre – conclude la dottoressa Bulletti – occorre evitare di sollevare pesi superiori ai 10-15 chili e di eseguire lavori troppo pesanti. È bene ricordarsi che si tratta di patologie curabili, quindi bisogna sempre rivolgersi al proprio medico di riferimento o allo specialista per evitare l’evolversi della situazione”.

 

 

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