Schiavi del fumo? Ecco come uscirne

Il tabagismo, si sa, è un’abitudine tutt’altro che salutare. Spesso, i primi tentativi di smettere  non vanno a buon fine.

Quali sono i modi di pensare e agire che andrebbero modificati, perché stanno alla base del problema, del quale il fumo è spesso solo un segno tangibile?

Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Margherita Autuori, psicologa dell’Unità Operativa di Oncologia Medica ed Ematologia presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Quali sono i motivi che impediscono ai fumatori di smettere?

In molti casi il tabagismo è il sintomo di un malessere più generale, una valvola di sfogo che spesso non viene riconosciuta nemmeno dal fumatore stesso.

Nella nostra società, dominata da ritmi frenetici, la sigaretta diventa l’unico momento a cui ci dedichiamo per rilassarci, sicuramente più semplice da gestire rispetto ad amici, hobby e altro.

Che cosa fare per dire basta al fumo?

I fumatori dovrebbero rallentare la loro corsa lavorativa frenetica e ascoltarsi di più, riflettendo con calma su loro stessi.

Questo modo di fare porterà benefici sul lavoro e in altri contesti della loro vita.

Per tutti quelli che, invece, hanno tentato di smettere con il fumo senza riuscirci, occorre ricordare che il vero fallimento è quello di chi desidera qualcosa e rinuncia a tentare di ottenerla.

I tentativi falliti di smettere di fumare rappresentano un’esperienza comune a molte persone e perfino un passaggio obbligato prima della “guarigione” vera e propria.

L’importante è non arrendersi e rivolgersi a specialisti qualificati, che possono dare una mano in questo senso.

I numeri di Humanitas
  • 12.000.000 Visite
  • 1.000.000 pazienti
  • 7.300 professionisti
  • 190.000 ricoveri
  • 12.000 medici