La “sindrome delle mani bianche”

Il fenomeno di Raynaud, conosciuto anche come “sindrome delle mani bianche” perché si osserva soprattutto a livello delle dita delle mani (meno frequentemente riguarda altre parti del corpo) è, il più delle volte, una reazione eccessiva al freddo da parte del sistema che regola i piccoli vasi sanguigni, ma a volte potrebbe essere la spia di patologie più complesse, come una malattia reumatica.

Abbiamo chiesto alla professoressa Bianca Marasini, responsabile dell’Unità Operativa di Reumatologia in Humanitas, di parlarci di questo disturbo.

In che cosa consiste la cosiddetta sindrome delle mani bianche?

“Il fenomeno di Raynaud – spiega la professoressa – è caratterizzato dal fatto che uno o più dita della mano, una o entrambe le mani, le dita dei piedi e, molto più raramente, il naso, le orecchie e le labbra, diventano bianche come conseguenza del freddo o, meno spesso, di una forte emozione”.

Che cosa succede di preciso alle dita?

“Allo scopo di tenere caldo l’organismo, con il freddo i piccoli vasi cutanei si stringono; se però questi si chiudono, il sangue smette di circolare e le dita diventano bianche (fase ischemica)”, chiarisce l’esperta. E prosegue: “Quando il paziente va al caldo e riprende la circolazione, le dita possono diventare rosse a causa dell’aumentato flusso di sangue (fase eritematosa). Tra questi due momenti può succedere che il sangue che ristagna nei piccoli vasi della pelle renda le dita violacee (fase cianotica). Il susseguirsi di queste tre fasi, a cui spesso si associa dolore alle dita, non si verifica però in tutti i casi”.

Questo disturbo può essere sintomo di qualche patologia?

Il fenomeno delle mani bianche è abbastanza frequente e, nella maggior parte dei casi è idiopatico, ossia senza causa conosciuta; più raramente il problema è secondario, cioè può essere la spia di patologie più complesse (in genere reumatiche). “Molte patologie reumatiche – spiega la professoressa – comportano un problema vascolare, che renderà questo vaso ‘malato’ più sensibile al freddo e quindi al vasospasmo”.

In alcuni casi, invece, il disturbo è dovuto all’assunzione di alcuni farmaci.

“Il fenomeno di Raynaud – prosegue Marasini – è quasi sempre presente come primo sintomo della sclerodermia (o sclerosi sistemica), una malattia reumatica, relativamente rara, caratterizzata da infiltrazione di tessuto connettivo nella pelle, negli organi e nei piccoli vasi. La pelle si indurisce e i piccoli vasi si restringono: è facile comprendere quindi come con il freddo questi piccoli vasi, già ristretti dalla malattia, si possano chiudere, causando il fenomeno delle mani bianche. Nei pazienti affetti da questa malattia, la pelle dei polpastrelli, se non viene irrorata a sufficienza, può andare incontro a fastidiose ulcerazioni (ulcere trofiche)”.

A quale specialista ci si rivolge per diagnosticare questo fenomeno?

Lo specialista più indicato a formulare la diagnosi del fenomeno delle mani bianche è il reumatologo, proprio perché questo disturbo può essere associato a malattie reumatiche o addirittura esserne la spia. Egli prescriverà le analisi del sangue ed effettuerà la capillaroscopia, un esame diagnostico non invasivo, che permette spesso di capire se il fenomeno è idiopatico o secondario.

Quali sono le possibili terapie?

“In assenza di altre patologie, il fenomeno di Raynaud è più che altro un fastidio che non procura di solito grossi problemi e per il quale non esiste una terapia specifica. Il paziente dovrà coprirsi bene quando si espone al freddo; solo nei casi più fastidiosi potrà essere prescritto un farmaco vasodilatatore per bocca. Se, invece, il fenomeno di Raynaud è secondario, curando la malattia associata si arriva spesso a un’attenuazione o alla scomparsa di questo disturbo”, conclude la professoressa Marasini.

Visite ed Esami
Visita reumatologica
I numeri di Humanitas
  • 12.000.000 Visite
  • 1.000.000 pazienti
  • 7.300 professionisti
  • 190.000 ricoveri
  • 12.000 medici