Il testosterone è un indicatore dello stato di salute

Il testosterone è un ormone presente in particolare nel sesso maschile, ma anche in quello femminile seppure a livelli molto più bassi. La sua percentuale nel sangue è un segnale che fornisce indizi sulla salute dell’uomo.

Ne abbiamo parlato con il Dottor Alessandro Pizzocaro, del Centro di Sessuologia Humanitas Medical Care.

Che cos’è e come si misura il testosterone nel sangue?

Il testosterone è l’ormone tipico del genere maschile. Si tratta di un ormone steroideo del gruppo degli androgeni, che viene prodotto principalmente dai testicoli, in particolare dalle cellule di Leydig.

Nell’uomo il testosterone è responsabile dei tratti sessuali secondari, cioè barba, timbro della voce e muscolatura.

Ha anche le funzioni di favorire lo sviluppo degli organi sessuali, della libido e della funzionalità sessuale.

Intervenendo anche nel processo di maturazione degli spermatozoi, è anche fondamentale per garantire la fertilità.

Le analisi del sangue sono il metodo migliore per monitorare la sua quantità nel sangue. Esistono degli intervalli di riferimento, ma in realtà è più importante rapportare i valori all’individuo singolo. Ogni uomo produce quantità di testosterone diverse, per via di molti fattori.

Quindi ognuno ha il suo livello ottimale e in base a quello bisogna rapportare i valori trovati nel sangue. È dunque necessario misurare il valore più volte nel corso della vita.

Un valore basso di testosterone a cosa può indicare?

Un valore troppo basso rispetto a quello ottimale può indicare una forma di ipogonadismo, che può essere accompagnato da rischio cardiovascolare e osteoporosi.

Oltre a ciò può indicare anche un maggiore rischio di diabete, inferiore sensibilità all’insulina e minore compenso glicemico per i diabetici.

Ecco perché misurare il livello di testosterone nel sangue è un ottimo metodo di screening di malattie croniche.

Un buon livello di questo ormone è di fatto un segnale di benessere. Infatti, se non esistono controindicazioni relative all’individuo, quando presente in percentuale troppo bassa, il testosterone di solito viene somministrato per ripristinarne una corretta quantità.

Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
Dott. Alessandro Pizzocaro
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