Caffè americano

Cosa è il caffè americano?

 

Il caffè americano è una tipologia di caffè parecchio diffuso negli Stati Uniti d'America così come nella cultura anglosassone. Per la sua preparazione viene utilizzata una macchina specifica e diversamente dal caffè prodotto dalla moka e dal caffè espresso che si bevono in tazzina (una dose corrisponde a circa 25-35 ml per l'espresso e a circa 50 ml per il caffè preparato con la moka), il caffè americano è bevuto lungo in tazza (in dosi di circa di 200-250 ml l’una).

Quali sono le proprietà nutrizionali?

Cento ml di caffè americano apportano circa 2 Calorie e contengono indicativamente:

  • 0,3 g di proteine
  • 0,23 g di carboidrati
  • 50 mg di potassio
  • 1 mg di sodio
  • 4 mg di magnesio
  • 3 mg di fosforo
  • 2 mg di calcio
  • 0,02 mg di ferro
  • 0,02 mg di vitamina B1 o Tiamina
  • 0,02 mg di zinco
  • 0,8 mg di vitamina B3 o Niacina
  • 99 g di acqua

Quando non bere il caffè americano?

Il consumo di caffè può interagire anche in modo rilevante con l’assunzione di alendronato (farmaco utilizzato per l'osteoporosi) e può diminuire l'efficacia degli integratori a base di ferro. L’assorbimento della caffeina può invece essere aumentato dagli antibiotici chinoloni: in tutti questi casi è dunque consigliabile rivolgersi a un medico prima di assumere questa bevanda. Inoltre, il consumo di caffè è controindicato a chi soffre di ipertiroidismo e glaucoma o di condizioni mediche a carico di fegato, intestino, reni, stomaco, cuore, pancreas, sistema nervoso.

Reperibilità del caffè americano

Oggi il caffè americano è facilmente reperibile anche in Italia, poiché le aziende che si occupano di ristorazione stanno sempre più frequentemente inserendo questa bevanda nei loro menu. Può essere inoltre preparato in casa: le macchine per il caffè americano sono vendute nei negozi di elettrodomestici, mentre le giuste miscele di caffè possono essere acquistate nei negozi specializzati in torrefazione e nei grandi supermercati.

Possibili benefici e controindicazioni

Bisogna prima di tutto sottolineare che il caffè americano non contiene meno caffeina del caffè preparato con la moka e dell'espresso: nonostante il caffè americano a parità di quantità contenga in media meno caffeina degli altri due, una porzione di caffè americano (200-250 ml contro i 25-35 ml del caffè espresso e i 50 ml del caffè preparato con la moka) supera in quantità le altre tipologie e dunque il quantitativo di caffeina assunta risulta pressoché uguale.

Il caffè americano stimola il sistema nervoso centrale e riduce il senso di stanchezza, aumentando la quello di benessere. I suoi effetti tonici e stimolanti si avvertono anche a livello delle funzioni psichiche, poiché favorisce le capacità mnemoniche e l'aumento della facilità di ragionamento. Inoltre, il caffè esercita il suo effetto stimolante anche sull'attività intestinale. Infine, può essere efficace come analgesico per combattere il mal di testa.

La tollerabilità di questa bevanda dipende da caso a caso: una volta superata la soglia di tollerabilità si percepiscono effetti negativi quali palpitazioni e disturbi del ritmo cardiaco, tremori, insonnia e acidità di stomaco e ipereccitabilità. Quantità esagerate di caffè possono portare persino a stati depressivi e ipertensione. Può dare o esacerbare problemi come gastrite e reflusso gastrico. Visto il suo effetto neurostimolante, il caffè americano è inadatto al consumo da parte dei bambini.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista. Per assicurarsi una nutrizione sana ed equilibrata è sempre meglio affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

 

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