Liquirizia

Che cos'è la liquirizia?

La liquirizia è la radice della Glycyrrhiza glabra, specie appartenente alla famiglia delle Fabaceae (le leguminose) nativa del sud dell'Europa e di alcune regioni dell'Asia, come l'India.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

Una porzione di liquirizia da 40 grammi contiene 120-130 calorie e:

  • meno di 1 grammo di grassi
  • 27-31 grammi di carboidrati
  • 1-2 grammi di proteine
  • calcio
  • ferro
  • sodio

La liquirizia è anche una fonte importante di acido glicirrizico.

Quando non mangiare la liquirizia?

E’ stato osservato che la liquirizia può interferire con l'assunzione del warfarin. Inoltre si sconsiglia un’interazione con la digossina, con gli estrogeni, con l'acido etacrinico, con la furosemide, con alcuni farmaci modificati dal fegato, con i medicinali per la pressione alta, con i corticosteroidi e con i diuretici. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.

Reperibilità della liquirizia

La liquirizia è reperibile sul mercato tutto l'anno.

Possibili benefici e controindicazioni

Alcuni studi hanno rilevato che la liquirizia è un utile alleato in caso di problemi di digestione. Alcune persone la assumono anche durante i trattamenti contro la bronchite, la tosse, il mal di gola, l'artrosi, il lupus eritematoso sistemico, la malaria, la tubercolosi, la sindrome da fatica cronica e le intossicazioni alimentari. Inoltre alcuni studi suggeriscono che potrebbe essere utile in caso di febbre mediterranea familiare, epatite, colesterolo alto, potassio alto, anomalie nei livelli di prolattina, sindrome dell'intestino irritabile, fegato grasso non alcolico e come antidolorifico; questi e altri benefici devono però essere ancora dimostrati scientificamente.

Mentre un consumo moderato di liquirizia è considerato sicuro, una sua assunzione in grandi quantitativi per più di quattro settimane è altamente sconsigliato, in quanto può rappresentare un serio rischio per la salute e condurre a effetti collaterali come pressione alta, riduzione dei livelli di potassio, debolezza, stanchezza, mal di testa, ritenzione di sodio e, in casi rari, danni cerebrali. È particolarmente importante fare attenzione al suo consumo in caso di gravidanza o allattamento, pressione alta, malattie cardiache, malattie sensibili agli ormoni (tumori inclusi), ipertonia muscolare, ipopotassiemia, malattie renali, interventi chirurgici e, negli uomini, disturbi nella sfera sessuale.

Disclaimer

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un'alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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