Che cosa è la pectine?

Le pectine (o sostanze pectiche) sono sostanze (polisaccaridi acidi di struttura complessa) presenti in modo piuttosto copioso in natura: si trovano in effetti nelle pareti cellulari dei tessuti vegetali. Sono sostanze idrofile, vale a dire che si idratano con facilità, assumendo sembianza e consistenza gelatinose; contengono al loro interno l’acido pectico e i suoi derivati, la protopectina e la forma metilata delle pectine. Assieme ad altre sostanze come gomme e mucillagini fanno parte del gruppo delle fibre solubili.

 

A cosa serve la pectine?

Numerose sono le qualità benefiche che si trarrebbero dall’utilizzo di pectine. I fondamentali effetti positivi sono in prima istanza un aumento della peristalsi intestinale, ossia della motilità del tratto intestinale, sia in caso di diarrea che in caso di stitichezza: in caso di diarrea le pectine hanno un’azione che consente di rendere più compatte le feci; in caso di stitichezza, invece, rendono più morbida la massa fecale e fanno rilassare le pareti dell’intestino, aiutando l’evacuazione. Così come altre fibre solubili, inoltre, le pectine rendono più lenti i tempi di svuotamento dello stomaco, prolungando la sensazione di sazietà. Parrebbero anche poter contribuire a diminuire la presenza nel sangue sia del colesterolo totale, che del colesterolo definito “cattivo” (ossia il colesterolo Ldl, Low density lipoprotein). L’assunzione di pectine, sembra che agisca anche in modo positivo sul controllo dei livelli glicemici nel sangue (dato che sequestrano gli zuccheri a livello intestinale) favorendo così un migliore controllo e la prevenzione della malattia diabetica. Alcune ricerche hanno anche evidenziato che le pectine potrebbero essere in grado di conservare nell’intestino un livello di pH tale da contrastare lo sviluppo di metaboliti tossici associati all’insorgenza del cancro al colon.

Le pectine fanno parte del documento stilato dal Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico” e specificamente nell’elenco “Altre sostanze senza apporto massimo giornaliero definito”.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’assunzione di pectina appare essere innocua per i soggetti di tutte le fasce di età (compresi anziani e bambini). L’utilizzo di questa sostanza pare essere priva di rischi anche durante la gravidanza e l’allattamento. In determinate persone può provocare leggeri effetti collaterali a carico del sistema intestinale, come diarrea e gas intestinali.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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