Che cosa è  la quercia?

Con il termine “quercia” si designano tutti gli alberi del genere Quercus della Famiglia delle Fagaceae. Per le preparazioni medicinali le parti che vengono adoperate della quercia sono i frutti (ossia le ghiande), la corteccia, le gemme e le radici.

 

A cosa serve la quercia?

Fra le sostanze che si ottengono dalla lavorazione della quercia ci sono catechine, proantocianidine, resine, pectine e flavonoidi in quantità variabili. L’elevata presenza di tannini rende l’estratto di questa pianta un rimedio dalle decise qualità astringenti e antinfiammatorie, oltre che capace di alleviare la febbre e limitare le emorragie. Al fitocomplesso di quercia sono anche attribuite proprietà disinfettanti, antivirali e antidolorifiche.

L’insieme delle sostanze che se ne ottiene viene impiegato in particolar modo per la cura di infiammazioni lievi della mucosa intestinale e per combattere la diarrea e, più in generale, per normalizzare la funzionalità intestinale. Alcune ricerche attribuiscono all’estratto di quercia qualità stimolanti che favoriscono la remissione di stati di convalescenza.

Per via soprattutto delle qualità astringenti, vasocostrittrici, cicatrizzanti e antisettiche, per quel che riguarda l’uso esterno, la quercia è raccomandata nel trattamento di emorroidi, ragadi anali e fistole. Per le suddette proprietà è consigliata anche come ausilio contro disturbi come iperidrosi e ipersecrezione sebacea del cuoio capelluto.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’assunzione di prodotti a base di quercia è sconsigliata in caso di ipersensibilità certa o presunta verso uno o più principi attivi. Dato che l’utilizzo di estratti di quercia può diminuire l’assimilazione di numerose tipologie di medicinali, è meglio consultarsi col proprio medico curante prima dell’assunzione.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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