Fragula

La corteccia della Frangula contiene glicosidi antrachinonici, sostanze capaci di incoraggiare la peristalsi intestinale. Questi principi attivi di solito non vengono molto assorbiti nello stomaco e nell'intestino tenue, mentre si attivano nell'intestino crasso, dove sono metabolizzati grazie all'abilità della flora batterica di tramutarli in antroni, responsabili della proprietà lassativa della pianta.

 

A cosa serve la Frangula?

La Frangula o frangola è il nome comune di Rhamnus Frangula e di Rhamnus purshiana, specie di ramnacee la cui corteccia da importanti principi che incoraggiano le funzioni intestinali (funzioni anti-stitichezza). Ha anche proprietà colagoghe (favorisce la secrezione e il deflusso della bile tramite la cistifellea, principalmente incitando la contrazione di quest'ultima). Ha anche proprietà protettive per la cute nei confronti del sole e riepitelizzanti contro ustioni e scottature (sia solari che da freddo). Gli organi e i tessuti più interessati all'azione di questa pianta sono cistifellea e vie biliari, fegato, intestino, intestino crasso, tessuto cutaneo.

Per la presenza di glucosidi antrachinonici le proprietà lassative della Frangula dovrebbero essere usate solo in eventualità particolari e raramente per risolvere episodi acuti di stipsi. Viene usata anche per la preparazione a interventi chirurgici o ad accertamenti diagnostici (come la colonscopia).

 

Come si prende la Frangula?

La Frangula si prende soprattutto in forma di tisana lassativa e purgante, ma non  sono rare le preparazioni a base di estratto della pianta.

 

Effetti collaterali della Frangula

Dopo aver assunto dei preparati a base di Frangula possono presentarsi diarrea e dolori addominali. La sostanza vegetale fresca causa vomito. Con l'invecchiamento della sostanza si riducono o spariscono le proprietà irritanti che causano dolori addominali, nausea e vomito.

 

Controindicazioni e avvertenze della Frangula

Prendere la Frangula non è indicato con stati infiammatori dell'intestino e degli altri organi del bacino. Inoltre non è indicata durante la gravidanza e l'allattamento. Interagisce o può essere incompatibile se presa in contemporanea con sostanze alcaline.

 

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