Ginkgo biloba 2

E’ generalmente utilizzato contro i disturbi della memoria e per le condizioni che – soprattutto durante la terza età – sono associate alla riduzione del flusso sanguigno al cervello (ad esempio, mal di testa, vertigini, acufeni, difficoltà di concentrazione e disturbi dell'umore).

Si usa altresì per altri problemi associati a disturbi della circolazione, come la dolorità alle gambe mentre si cammina (claudicatio) e la sindrome di Raynaud.

Il suo estratto di foglie è infine utilizzato in caso di disfunzioni sessuali, glaucoma, problemi cognitivi associati alla malattia di Lyme o alla depressione, retinopatia diabetica e degenerazione maculare senile.

Le evidenze scientifiche finora raccolte suggeriscono che l'estratto di Ginkgo potrebbe essere davvero efficace in caso di ansia, in caso di dolori alle gambe mentre si cammina causati da problemi alla circolazione, per combattere la sindrome premestruale, per migliorare le performance mentali, in caso di demenza, contro i problemi alla vista associati al diabete, contro il glaucoma, contro la schizofrenia, la discinesia, le vertigini e i capogiri.

Per gli altri usi proposti, le prove della sua efficacia fanno propendere per l'inutilità della cura o non sono del tutto sufficienti per trarre delle conclusioni plausibili.

 

Come funziona il Ginkgo biloba?

L'estratto di foglie di Ginkgo biloba sembrerebbe generare un effetto positivo sulla circolazione del b. La sua somministrazione promuove il buon funzionamento di cervello, occhi, orecchie e della circolazione a livello delle gambe. Parrebbe inoltre che l’estratto aiuti a contrastare le alterazioni cerebrali che conducono ai problemi di memoria tipici dell'Alzheimer.

L'estratto di semi – meno studiato – contiene invece delle sostanze che potrebbero coadiuvare l’azione tesa a sterminare batteri e funghi patogeni.

 

Come si assume il Ginkgo biloba?

Si somministra sotto forma di estratto di foglie o, meno spesso, di estratto di semi. Il dosaggio e la durata della cura sono relazionati al problema che si vuole trattare e varia da paziente a paziente.

 

Effetti collaterali del Ginkgo biloba

Seguendo le dosi raccomandate, l’assunzione di Gingko biloba è da considerarsi sicura e può scatenare solo lievi effetti collaterali come:

  • capogiri
  • costipazione
  • forte battito cardiaco
  • disturbi di stomaco
  • mal alla testa
  • reazioni allergiche cutanee

In età pediatrica si ritiene un rimedio sicuro solo se assunto per brevi periodi; nelle donne in età feconda può invece interferire con il concepimento.

Si presti attenzione, invece, all'estratto di semi poiché contiene una tossina che può ingenerare effetti collaterali come convulsioni e perdita di coscienza.

 

Controindicazioni e avvertenze del ginkgo biloba

Deve essere assunto esclusivamente sotto forma di estratti, poiché le parti intere della pianta possono avere al loro interno livelli pericolosi di sostanze tossiche che possono provocare gravi reazioni allergiche.

Prima di assumere Gingko biloba è opportuno informare il medico:

  • circa la presenza i di eventuali allergie, incluse quelle ai farmaci
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti in passato (ricordando di menzionare efavirenz, talinololo, gamma-idrossibutirrato, EDTA, gamma-butirrolattone, glutammina, uperzina A, idrazina solfato, L-carnitina, melatonina, rosmarino, salvia, assenzio, issopo, angelica, chiodo di garofano, aglio, zenzero, ginseng ed erba di San Giovanni, alprazolam, busipirone, fluoxetina e altri antidepressivi, ibuprofene, substrati del citocromo P450, antidiabetici, anticonvulsivanti, warfarin e anticoagulanti, trazodone, idroclorotiazide, nifedipina, omeprazolo, butanediolo, foglie di cedro, acido folico)
  • se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di diabete, convulsioni, problemi di coagulazione
  • in caso di gravidanza o allattamento al seno: in questi due specifici casi l'assunzione è controindicata

È inoltre importante informare medici, chirurghi e dentisti dell'assunzione di Ginkgo biloba che –  interferendo con la coagulazione – può causare gravi emorragie. Proprio per tale motivo la sua assunzione dovrebbe essere interrotta almeno due settimane prima di un intervento.

 

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