Il gelato può sostituire un pasto?

Con l’arrivo del caldo si fa più forte il desiderio di cibi freschi, leggeri e rinfrescanti. Il gelato viene spesso scelto come merenda o come dolce dopo cena, ma in alcuni casi diventa un sostituto del pasto, per esempio in pausa pranzo.

Si tratta di una scelta equilibrata? Ne parliamo con la dottoressa Michela Seniga, nutrizionista presso Humanitas Medical Care Milano De Angeli.

Gelato: quale scegliere?

Per essere definito nutrizionalmente completo, al gelato alle creme mancano fibre e carboidrati complessi, mentre nei gusti alla frutta o nei sorbetti a base d’acqua sono assenti le proteine. I principali elementi nutritivi del gelato alla crema sono grassi e zuccheri, con un modesto contenuto proteico derivante dal latte o dalle uova (incluso quello di soia). Nei gusti alla frutta, prevalgono invece acqua e zuccheri semplici.

Il gelato allo yogurt, però, conserva una piccola quantità di fermenti lattici vivi, il che lo rende tra le opzioni più complete, pur non fornendo fibre. Anche il cioccolato fondente senza latte è una scelta valida: il cacao è ricco di composti antiossidanti come i flavonoidi. 

Il gelato alla frutta, meno calorico rispetto a quello alle creme, resta comunque da preferire se artigianale e realizzato con ingredienti riconoscibili come panna, uova e zucchero, evitando prodotti con grassi vegetali non specificati o additivi industriali.

È possibile sostituire un pasto con il gelato?

Il gelato non è un pasto completo perché non fornisce tutti i nutrienti essenziali. Un pasto bilanciato dovrebbe includere carboidrati complessi provenienti da cereali, meglio se integrali, proteine da fonti come carne, pesce, legumi, uova o latticini freschi, fibre e micronutrienti da frutta e verdura, e una parte di grassi, preferibilmente insaturi come quelli contenuti nell’olio extravergine d’oliva. 

Il gelato può, in alcuni casi, equipararsi a un pasto, ma soltanto dal punto di vista calorico: una coppetta media con tre gusti (intorno ai 350 grammi) può infatti contenere dalle 400 alle 600 calorie. Una persona sana, normopeso e con uno stile di vita attivo può ogni tanto (una volta alla settimana o ogni dieci giorni) sostituire un pasto con il gelato, purché l’alimentazione nei giorni successivi resti equilibrata. È però importante sapere che, a distanza di poche ore, è probabile che si avverta nuovamente fame.

Qual è il gelato più adatto ai bambini?

Il gelato, comunque, non va demonizzato, ed è giusto che le persone scelgano i gusti che preferiscono, a partire dai bambini.

Una combinazione interessante potrebbe prevedere un gusto alla crema come il cioccolato fondente abbinato a uno alla frutta, ad esempio pesca o lampone, per ottenere un apporto più vario di nutrienti.

Per non eccedere con zuccheri e grassi, sarebbe meglio evitare gusti troppo elaborati, arricchiti con biscotti, topping, sciroppi o caramello, e prediligere gelati freschi, non confezionati. 

Un’alternativa utile e più salutare per la merenda dei più piccoli può essere un frullato a base di yogurt o latte e frutta congelata, come fragole o banana tenute nel freezer, eventualmente servite su uno stecco: l’effetto “gelato confezionato” è garantito, il gusto sarà gradevole e l’alternativa sarà più sana. 

Scienza Dell'Alimentazione
Dottoressa Michela Seniga
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