Il bruciore di stomaco, o pirosi gastrica, è una sensazione di calore o bruciore dietro lo sterno che può risalire verso l’esofago e la gola. È spesso legato al reflusso gastroesofageo, cioè alla risalita di contenuto gastrico nocivo nell’esofago. Può comparire dopo i pasti, in posizione supina o durante la notte, e talvolta si associa a rigurgito acido, nausea o eruttazioni.
Quali sono le cause del bruciore di stomaco?
Le cause più comuni riguardano una ridotta funzionalità della giunzione esofago-gastrica e del diaframma, l’ernia iatale, l’aumento della pressione addominale (sovrappeso, gravidanza), pasti molto abbondanti o ricchi di grassi che rallentano lo svuotamento gastrico. Possono contribuire anche alcol, caffè, cioccolato, menta, agrumi, pomodoro e bevande molto acide (soprattutto se assunti la sera), il fumo di sigaretta, alcuni farmaci (per esempio FANS e, in alcune persone calcio-antagonisti, nitrati, anticolinergici o bisfosfonati), stress e ritmi alimentari irregolari. In alcuni casi sintomi simili possono dipendere da altre condizioni, come gastrite, ulcera o patologie cardiache, motivo per cui è utile una valutazione clinica quando i disturbi sono atipici o persistenti.
Quali sono i rimedi contro il bruciore di stomaco?
Il primo passo è individuare e correggere i fattori scatenanti. Aiutano: pasti piccoli e regolari, masticazione lenta, evitare di sdraiarsi nelle 2-3 ore dopo il pasto, limitare alcol, caffè, cioccolato e cibi molto grassi o piccanti, ridurre il peso in eccesso, smettere di fumare, preferire abiti non costrittivi e sollevare la testata del letto in caso di disturbi notturni. I farmaci utili dipendono dal quadro: antiacidi e alginati possono dare sollievo rapido ma temporaneo, gli inibitori di pompa protonica sono indicati nei casi ricorrenti o più intensi, su indicazione del medico.
Con bruciore di stomaco quando rivolgersi al medico?
È opportuno un consulto se il bruciore persiste oltre pochi giorni, tende a ripresentarsi spesso, richiede uso frequente di farmaci o si associa a difficoltà nella deglutizione, dolore toracico, vomito persistente, sangue nelle feci o nel vomito, calo ponderale non spiegato, anemia, comparsa improvvisa dopo i 50 anni o in gravidanza. In presenza di dolore toracico intenso con sudorazione, fiato corto o irradiazione a braccio/mandibola, occorre rivolgersi subito al pronto soccorso.

Ultimo aggiornamento: Ottobre 2025
Data online: Gennaio 2016

