Chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) nel giovane

Chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) nel giovane

E’ una procedura di intervento conservativo a cui si ricorre quando i difetti dell’articolazione coxofemorale siano particolarmente gravi o, per la loro natura, non possono essere trattati in artroscopia con la medesima probabilità di successo.

Che cos’è la chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) nel giovane?

E’ una tecnica alternativa all’artroscopia perché prevede un accesso chirurgico più ampio. È quindi una tecnica più invasiva che – tuttavia – è necessaria quando i difetti dell’articolazione coxofemorale abbiano una particolare complessità.

Come funziona la chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) nel giovane?

Viene eseguita con diverse tecniche. Di solito viene creato un accesso chirurgico, eseguendo un taglio che preservi il più possibile i muscoli. Successivamente si procede alle manovre ossee che siano utili a correggere la deformità specifica del paziente (sia essa una displasia, un conflitto o qualunque altra deformità congenita o acquisita). L’intervento viene effettuato cercando di danneggiare il meno possibile i vasi sanguigni che nutrono l’osso.

Quali sono i vantaggi della chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) nel giovane?

E’ una tecnica che consente una più ampia capacità correttiva e maggiore precisione, permettendo al chirurgo di visualizzare l’intera articolazione e di operare con maggiore libertà. Per contro il trattamento è più invasivo dell’artroscopia, cagiona una maggiore perdita di sangue, lascia una ferita più ampia e richiede un tempo di guarigione e di ritorno al movimento più lungo.

La chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) nel giovane è dolorosa o pericolosa?

L’intervento viene eseguito in anestesia generale. Il post-operatorio può essere doloroso e quindi viene impostata un’adeguata e importante terapia analgesica, in maniera da rendere il dolore controllato e del tutto tollerabile. I rischi legati all’intervento chirurgico includono: infezioni, osteonecrosi (ischemia del tessuto osseo), danni vascolari e neurologici, trombosi venosa profonda, emorragia, i rischi collegati all’anestesia.

Quali pazienti possono effettuare  la chirurgia correttiva dell’anca (a cielo aperto) nel giovane?

Il paziente candidato a tale tipo di pratica chirurgica viene attentamente selezionato in base ad alcuni specifici parametri basati sulla gravita e sulla complessità dei difetti all’articolazione.

Follow up

È necessario seguire la profilassi antitrombotica con eparina per un periodo di 30-40 giorni dopo l’intervento. Prima dell’intervento il paziente viene istruito sugli esercizi per il recupero (articolare e muscolare) che verranno riproposti durante la fase di riabilitazione e che – in un secondo momento – il soggetto potrà eseguire a casa, da solo.

Generalmente la rimozione dei punti viene eseguita dopo due settimane. Al paziente viene indicata la data del primo controllo e – successivamente – dovrà eseguire una radiografia e una visita ortopedica ogni 1 o 2 anni per monitorare la corretta funzionalità dell’articolazione e l’integrità della protesi.

Sono previste norme di preparazione?

È importante – compatibilmente con il dolore – mantenere un’attività fisica costante. Circa un mese prima dell’intervento vengono eseguiti tutti i preliminari accertamenti. In assenza di controindicazioni, si procede con il predeposito del sangue (cioè con il prelievo, in diversi momenti, del sangue del paziente per riutilizzarlo al momento dell’operazione).

Una settimana prima dell’intervento viene richiesto di sospendere alcuni medicinali che impediscono la normale coagulazione del sangue come l’aspirina. In vista dell’operazione, è necessario munirsi di vestiti comodi (come una tuta), calzature con la suola di gomma e tacco basso, di stampelle. Il giorno dell’intervento bisogna essere a digiuno dalla mezzanotte antecedente. Dopo l’intervento sarà necessario indossare calze elastiche antitrombo.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.