Impianto protesi dell’anca
Prima dell’intervento viene esaminata la radiografia ed eseguita la pianificazione preoperatoria. E’ in tale fase che il chirurgo sceglie la protesi in modo definitivo.
Di solito, l’intervento viene praticato in anestesia peridurale, ma in relazione al caso è facoltà dell’anestesista la scelta di quella che sia ritenuta la soluzione migliore. La tecnica chirurgica si avvale anche dell’approccio mini-invasivo, con piccoli tagli cutanei e massima attenzione ai muscoli.
La via di accesso all’anca è la postero-laterale che presenta il vantaggio di risparmiare gli abduttori dell’anca (muscoli piccolo e medio gluteo); in alcuni casi specifici il chirurgo può avvalersi di altre vie di accesso.
L’intervento è seguito da una breve degenza in ospedale (solitamente 10 giorni): durante i primi due giorni di riposo a letto – in posizione supina con cuscino divaricatore fra le gambe -, vengono effettuati esercizi di mobilizzazione passiva ed attiva. Se richiesto, il paziente potrà stare in posizione eretta più precocemente (1 giorno). Nella fase postoperatoria è fondamentale un relativo “isolamento” del paziente al fine di evitare infezioni; ciò significa visite rare e programmate da parte dei parenti.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.