Trattamento per l’artrosi del ginocchio
A seconda del paziente o dei versanti interessati dalla patologia, sono proponibili differenti terapie chirurgiche. Negli ultimi 15 anni sono state sviluppate delle protesi cosiddette monocompartimentali, che hanno lo scopo di rivestire solo il settore del ginocchio che è effettivamente danneggiato. Si tratta di protesi di piccole dimensioni (dette anche mini-invasive) perché impiantabili attraverso incisioni di soli pochi centimetri. In tal modo si limita anche la perdita di sangue durante l’intervento, riducendo quindi la necessità di trasfusioni. Di solito i pazienti sono in grado di alzarsi e deambulare – sebbene con l’aiuto di due stampelle – già il giorno successivo all’intervento. Dopo un breve periodo riabilitativo, i pazienti sono in grado di riprendere le quotidiane normali attività (per esempio guidare l’automobile e, poco dopo, anche di praticare sport a basso impatto, come nuoto, bicicletta o golf).
Nei casi invece in cui l’usura coinvolga più di un compartimento, si parla di artrosi bi- o tricompartimentale. In questi casi la terapia chirurgica prevede l’impiego di protesi articolari diverse sia per forma che per dimensioni: sono le cosiddette protesi “totali”. Quando viene impiantata una protesi totale il decorso post- operatorio è lievemente più lento, ma la ripresa delle normali attività quotidiane può avvenire comunque entro 45 giorni dall’intervento.
In conclusione, negli ultimi tempi sono stati effettuati notevoli progressi sia nella comprensione che nel trattamento della patologia artrosica del ginocchio. Si è ora in grado – con terapie mediche, chirurgiche e riabilitative adeguate – di migliorare in modo notevole la qualità della vita dei pazienti colpiti da questa patologia ed anche di svolgere un’adeguata prevenzione nei casi diagnosticati in modo precoce.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.