Che cos’è il labetalolo?
Il labetalolo è un farmaco antipertensivo che agisce bloccando contemporaneamente due tipi di recettori, gli alfa e i beta adrenergici. Inibendo i primi riduce la resistenza vascolare, mentre l'inibizione dei beta-recettori diminuisce gli effetti collaterali della vasodilatazione a livello cardiaco: insieme, queste due azioni riducono la pressione sanguigna.
A cosa serve il labetalolo?
Il labetalolo viene utilizzato in caso di ipertensione (anche in gravidanza) e dopo un infarto del miocardio. Può inoltre essere utilizzato in caso di crisi ipertensive e per trattare l'ipotensione durante l'anestesia generale.
Come si assume il labetalolo?
Il labetalolo si assume sotto forma di compresse a una dose iniziale di 100 mg per 2 volte al giorno (mattino e sera), sempre a stomaco pieno. In seguito, e se necessario, il dosaggio può essere aumentato fino a 200 mg per 2 volte al giorno. Non è però da escludere che, in casi particolarmente resistenti, si debba arrivare ad assumere anche due dosi da 400 mg al giorno.
La dose massima che è possibile assumere è di 2,4 grammi totali al giorno.
Effetti collaterali del labetalolo
Fra i possibili effetti collaterali del labetalolo sono compresi:
- alterazioni della composizione del sangue,
- angioedema,
- astenia,
- aumento dei livelli nei test di funzionalità epatica,
- bradicardia,
- broncospasmo,
- congestione nasale,
- danni epatici,
- depressione,
- dispnea,
- disturbi del sistema di conduzione cardiaca,
- disturbi della minzione,
- disturbi della vista,
- dolore epigastrico,
- edema malleolare,
- epatite,
- eruzioni cutanee,
- eruzioni lichenoidi,
- febbre,
- formicolii al cuoio capelluto,
- ipotensione posturale,
- ittero,
- letargia,
- lupus eritematoso sistemico,
- cefalea,
- assenza di eiaculazione,
- miopatia tossica,
- nausea,
- necrosi epatica,
- positività agli anticorpi antinucleo,
- prurito,
- ritenzione urinaria acuta,
- secchezza della mucosa nasale,
- secchezza e irritazione oculare,
- sogni vividi,
- sudorazioni,
- tremori,
- vertigini,
- vomito.
Controindicazioni e avvertenze associate all'uso di labetalolo
Il labetalolo non deve essere assunto in caso di:
- acidosi diabetica,
- allattamento,
- blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado,
- grave bradicardia marcata,
- insufficienza cardiaca resistente al trattamento con digitalici,
- insufficienza renale grave,
- ipersensibilità al principio attivo o agli eccipienti del farmaco (fra cui è incluso anche il lattosio),
- shock cardiogeno ed altre condizioni associate ad ipotensione severa e prolungata.
È inoltre necessario prestare attenzione o prendere specifiche precauzioni in caso di:
- asma e broncospasmo,
- danni epatici,
- insufficienza cardiaca.
Fra i farmaci con cui può interagire ci sono:
- i calcio-antagonisti del tipo del verapamil,
- gli antiaritmici di classe I,
- l'amiodarone,
- gli anestetici,
- gli antidepressivi triciclici,
- la cimetidina.
Infine, causando vertigini e letargia, il labetalolo deve essere assunto con cautela quando si devono guidare veicoli o manovrare macchinari pericolosi.