Metilergonovina 2


La metilergonovina è utilizzata nel trattamento delle emorragie durante e dopo il parto.

 

Che cos'è la metilergonovina?

La metilergonovina è uno stimolante uterino che agisce aumentando le contrazioni in modo da contenere le perdite di sangue dopo il parto.

 

Come si assume la metilergonovina?

La metilergonovina può essere somministrata mediante iniezioni (intramuscolari o direttamente in vena) o per via orale (in genere sotto forma di compresse). La posologia varia a seconda del caso da trattare.

 

Effetti collaterali della metilergonovina

Fra i possibili effetti collaterali della metilergonovina  sono compresi:

  • cefalea,
  • nausea,
  • vomito,
  • crampi addominali.

È importante consultare subito un medico nel caso in cui il trattamento provochi:

  • rash cutanei,
  • orticaria,
  • prurito,
  • difficoltà respiratorie,
  • sensazione di oppressione al petto
  • gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua,
  • sangue nelle urine,
  • sensazione di bruciore, pizzicore, intorpidimento o pallore a livello delle dita,
  • dolore a petto, mascella o braccia,
  • stato confusionale,
  • capogiri,
  • svenimenti,
  • battito cardiaco rallentato, accelerato o irregolare,
  • allucinazioni,
  • crampi alle gambe,
  • cambiamenti d'umore o del comportamento,
  • debolezza ad un lato del corpo,
  • acufeni,
  • convulsioni,
  • cefalea, nausea, vomito o mal di stomaco forti o persistenti,
  • fiato corto,
  • difficoltà nel parlare,
  • sudorazione o debolezza improvvise e insolite,
  • problemi alla vista.

 

Avvertenze

La metilergonovina non deve essere assunta in caso di pressione alta, se si stanno assumendo antifungini azolici, cobicistat, alcuni antibiotici, alcuni inibitori della proteasi, alcuni inibitori della trascrittasi inversa o triptani. Inoltre, durante il trattamento è bene evitare il consumo di pompelmo o del suo succo. Prima della somministrazione è importante informare il medico:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci o a qualsiasi alimento;
  • dell’assunzione di medicinali, fitoterapici ed integratori, in particolare farmaci contro l'angina, derivati dell'ergot, antifungini azolici, betabloccanti, clotrimazolo, cobicistat, fluoxetina, fluvoxamina, antibiotici, nefazodone, inibitori della proteasi, inibitori della trascrittasi inversa, triptani, zileuton, nevirapina o rifamicine:
  • se si soffre (o si è sofferto) di infezioni del sangue, problemi ai vasi sanguigni, ictus, disturbi epatici, renali o cardiaci, pressione alta, eclampsia, diabete o colesterolo alto;
  • se si è fumatori;
  • se si è molto in sovrappeso;
  • in caso di allattamento al seno.

È bene informare medici, chirurghi e dentisti dell'assunzione di metilergonovina.

 

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