Nifedipina 2


Che cos'è la nifedipina?

La nifedipina è un farmaco calcio antagonista. Agisce rilassando i vasi sanguigni in modo da ridurre il carico di lavoro per il cuore e, inoltre, aumenta l'apporto di sangue e di ossigeno al cuore.

 

A cosa serve la nifedipina?

La nifedipina viene utilizzata per trattare l’ipertensione e controllore i dolori toracici tipici dell'angina.

A volte trova impiego anche in caso di parto pretermine e nel trattamento del fenomeno di Raynaud.

 

Come si somministra la nifedipina?

In genere la nifedipina si assume per via orale, 3-4 volte al giorno, sotto forma di capsule o compresse. Ne esistono anche formulazioni a rilascio prolungato che devono essere assunte una sola volta al giorno, a stomaco vuoto (un'ora prima o due ore dopo un pasto).

È possibile che il medico prescriva una dose inizialmente bassa per poi aumentarla gradualmente, in base alle necessità.

 

Effetti collaterali della nifedipina

Fra i possibili effetti collaterali della nifedipina sono compresi:

  • mal di testa,
  • nausea,
  • capogiri o sensazione di vuoto alla testa,
  • sensazioni di calore,
  • bruciori di stomaco,
  • battito cardiaco accelerato,
  • crampi muscolari,
  • costipazione,
  • tosse,
  • difficoltà a livello sessuale.

È bene consultare subito il medico in caso di:

  • gonfiore a volto, occhi, labbra, lingua, mani, braccia, piedi, caviglie o polpacci,
  • difficoltà nel respirare,
  • difficoltà nel deglutire,
  • svenimenti,
  • rash cutanei,
  • ittero,
  • aumento della frequenza o della gravità dell'angina.

 

Controindicazioni e avvertenze della nifedipina

In caso di trattamento con nifedipina è necessario astenersi dall'assunzione di pompelmo (frutto o succo) sin da tre giorni prima l’inizio dell'assunzione.

Prima di iniziare il trattamento, è inoltre necessario informare il medico:

  • di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualunque altro farmaco;
  • dell’assunzione di medicinali, fitoterapici ed integratori, citando in particolare acarbosio, anticoagulanti, antifungini, betabloccanti, carbamazepina, cimetidina, digossina, diltiazem, doxazosin, eritromicina, fentanil, farmaci contro l'HIV, metformina, nefazodone, fenobarbital, fenitoina, chinidina, quinupristin e dalfopristin, rifampin, rifapentina, tacrolimus, acido valproico, verapamil ed erba di San Giovanni;
  • se si soffre (o si è sofferto) di restringimenti o occlusioni dell'apparato digerente o di altri disturbi che rallentano il transito del cibo, malattie cardiache, epatiche o renali o se si è avuto un infarto nelle due settimane precedenti, meningite, tripanosomiasi o disturbi che alterano il funzionamento del sistema immunitario;
  • in caso di gravidanza o allattamento.

È inoltre necessario avvertire chirurghi e dentisti di un trattamento in corso con nifedipina.

 

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