Sucralfato

Il Sucralfatoviene impiegato per il trattamento e la prevenzione della ricomparsadelleulcereduodenali. Inoltre, può esseresomministrato in concomitanza con altri medicinali, per esempioantibiotici, per curare o prevenire la ricomparsadelleulcerecausate da alcuneinfezionibatteriche, soprattutto quelle da Helicobacter pylori.

 

Come funzionailSucralfato?

Il Sucralfato è un principio attivo con azione protettiva neiconfrontidelle cellule. Aderisceaitessutidanneggiatidalleulcere e li difendedagliacidi e daglienzimi, favorendone la guarigione.

 

Come viene somministrato ilSucralfato?

Il Sucralfatosi assume per via orale, in genere sotto forma di compresse o soluzioniliquide. Il trattamentodelleulcererichiede, di norma, l'assunzione di quattrodosi al giorno di farmaco e puòdurarefino a ottosettimane, mentrequello per prevenirne la ricomparsa è in generebasatosullasomministrazione di due compresse al giorno.

Il Sucralfatodeveessereassunto a stomacovuoto, due ore dopo o un'ora prima deipasti.

 

Effetticollaterali del Sucralfato

Il principaleeffetto collaterale chepuòessere causato dall'uso del Sucralfato è la costipazione.

Si consiglia di consultare immediatamente un medico in caso di:

  • difficoltà di deglutizione
  • difficoltà respiratorie
  • gonfiore a viso, gola, lingua e labbra
  • orticaria
  • prurito
  • rash

 

Controindicazioni e avvertenze del Sucralfato

Eventualiantiacididovrebberoesserassuntialmenomezz'ora prima o dopoilSucralfato.

Prima di assumereil farmaco è inoltrenecessario comunicare al medico se:

  • sono presenti allergie al principio attivo, aisuoieccipienti o a qualunquealtrofarmaco
  • si assumono altri medicinali, fitoterapici o integratori, citando soprattutto anticoagulanti, cimetidina, cinoxacina, ciprofloxacina, digossina, enoxacina, ketoconazolo, levofloxacina, levotiroxina, lomefloxacina, acidonalidixico, norfloxacina, ofloxacina, fenitoina, quinidina, ranitidina, sparfloxacina, tetraciclina e teofillina
  • sisoffre (o si è sofferto) di malattierenali, diabete, disturbigastrointestinali o qualsiasicondizionechepuòcausaredifficoltà a deglutire o tossire
  • si è in gravidanza o allattamento

 

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