Atrofia vaginale

Cos’è l’atrofia vaginale?

L’atrofia vulvovaginale è una condizione causata dalla carenza di estrogeni dovuta alla cessazione dell’attività delle ovaie – che si manifesta con la menopausa -, o da altre condizioni come l’allattamento o l’uso di contraccettivi ormonali a basso dosaggio, che in generale comportano una riduzione del tono estrogenico.

Chi sono le pazienti più a rischio?

L’atrofia vulvovaginale tende a colpire le donne in menopausa, di solito non immediatamente dopo la scomparsa del ciclo, ma dopo alcuni mesi o anni (solo in una minoranza di casi i sintomi cominciano dopo la scomparsa del ciclo o addirittura in premenopausa).

Quali sono i sintomi dell’atrofia vaginale?

I sintomi dell’atrofia vulvo-vaginale sono:

·  difficoltà o dolore durante un rapporto sessuale

·  fastidi (soprattutto esterni) che possono impedire di svolgere anche le più normali attività quotidiane, come camminare, andare in bicicletta o fare attività fisica.

Quali sono le cause dell’atrofia vaginale?

La perdita di elasticità e di tono (trofismo) dei tessuti vaginali è dovuta alla riduzione degli ormoni che regolano la produzione di collagene ed elastina a livello di vagina e vulva.

Fattori di rischio non solo per l’atrofia vulvo-vaginale, ma anche per altri disturbi ginecologici e sessuali, come secchezza, prurito, bruciore, dolore durante i rapporti sessuali, o incontinenza urinaria sia con lo stimolo minzionale che durante unosforzo (es colpo di tosse o uno starnuto).

Come viene curata l’atrofia vaginale?

Per risolvere l’atrofia vulvo-vaginale è necessario recuperare l’elasticità vaginale, con terapie che stimolino la produzione di collagene ed elastina (per migliorare l’elasticità e la compattezza del canale vaginale).

Oltre alle terapia locali e sistemiche a base di ormoni o acido ialuronico, viene utilizzata una terapia con un’innovativa tecnologia a radiofrequenza quadripolare dinamica, ovvero un dispositivo terapeutico che utilizza onde ad energia termica, in grado di aumentare la permeabilità delle membrane cellulari e quindi l’efficacia delle terapie contro la secchezza vaginale, rigenerando il tessuto vaginale e concentrandosi solo sui tessuti interessati dalla patologia vulvo-vaginale.

Questo trattamento favorisce l’incremento dell’idratazione, la riattivazione del microcircolo, la stimolazione cellulare alla produzione di collagene ed elastina, e permette di alleviare i sintomi associati alla Sindrome Genito-Urinaria in menopausa. 

Il trattamento viene effettuato dall’ostetrica, sulla base dell’indicazione del ginecologo.

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