Lo xantelasma consiste nell’accumulo di grasso, principalmente colesterolo, sulle palpebre degli occhi. Appare come una macchia di colore giallastro, dalla dimensione variabile ed in rilievo, è asintomatica e non costituisce un problema per la vista. Lo xantelasma colpisce soprattutto dai 40 anni in poi, ma non mancano casi di soggetti più giovani. Gli studi scientifici stanno ancora discutendo se questo disturbo sia veramente correlato al colesterolo alto (in copresenza anche di altri lipidi), ma, dalle ultime ricerche non si conferma sempre questa associazione anche se, vi è molto spesso un’effettiva corrispondenza.
Quali sono i rimedi contro xantelasmi?
Lo xantelasma viene rimosso attraverso un piccolo intervento chirurgico ma, vi sono anche altri rimedi come il laser, l’essicazione elettrica, la crioterapia e la cauterizzazione chimica (tramite l’uso di acetici clorurati). Può capitare che lo xantelasma si riformi una volta eliminato e, in questi casi, si consiglia di correggere la propria alimentazione, riducendo l’apporto di grassi nell’organismo, per non favorirne la ricrescita.
Quali malattie si possono associare agli xantelasmi?
Le malattie associate allo xantelasma sono:
- Cirrosi biliare primitiva
- Cirrosi epatica
- Dislipidemie
- Ipotiroidismo
- Pancreatite
È bene precisare che questo elenco non è esaustivo
Xantelasma, quando rivolgersi al proprio medico?
E’ utile rivolgersi al proprio medico se lo xantelasma divenisse un problema di tipo estetico e procurasse fastidio al soggetto. Sarà il medico a constatare la cura più adatta o, eventualmente, a consigliare un intervento chirurgico per rimuovere la placca dalla palpebra.