Gastrite cronica atrofica autoimmune

Che cos’è la gastrite cronica atrofica autoimmune?

La gastrite cronica atrofica autoimmune è una condizione in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule dello stomaco, portando a una progressiva atrofia della mucosa gastrica. È una condizione rara e spesso sotto diagnosticata.

Qual è la causa della gastrite atrofica autoimmune?

La gastrite atrofica autoimmune può derivare da una flogosi cronica legata a infezioni da Helicobacter Pylori o avere un’origine autoimmune.

Questa malattia è spesso ereditaria e colpisce le cellule parietali del corpo dello stomaco, portando alla distruzione delle cellule parietali dello stomaco con conseguente atrofia, acloridria, malassorbimento di vitamina B12 e anche di ferro

Chi sono i pazienti più colpiti dalla gastrite atrofica autoimmune?

La gastrite atrofica autoimmune colpisce principalmente il sesso femminile e si manifesta in soggetti geneticamente predisposti. È frequentemente associata ad altre patologie sistemiche di natura autoimmune, come:

Quali sono i sintomi della gastrite atrofica autoimmune?

I sintomi principali della gastrite atrofica autoimmune possono variare da paziente a paziente e spesso non sono evidenti. Quelli più comuni includono:

  • Anemia perniciosa: dovuta a carenza di vitamina B12, che può causare affaticamento, debolezza e mancanza di respiro. 
  • Anemia sideropenica: da coesistente carenza di ferro può caratterizzare la patologia. 
  • Sintomi neurologici: causati dal deficit severo e protratto nel tempo di vitamina B12 che provoca formicolio, intorpidimento o debolezza degli arti. 
  • Sintomi gastrointestinali aspecifici: come discomfort addominale, gonfiore, nausea, sensazione di reflusso gastro-esofageo.

Come viene diagnosticata la gastrite atrofica autoimmune?

La diagnosi di gastrite atrofica autoimmune avviene spesso durante un’endoscopia eseguita per problemi digestivi o anemia inspiegabile. La conferma diagnostica si ottiene tramite biopsie endoscopiche a livello dello stomaco. Inoltre, vengono misurati anche i livelli di vitamina B12, ferro e la presenza di anticorpi anti-cellule parietali gastriche.

Come può essere trattata la gastrite atrofica autoimmune?

Una volta diagnosticata, il paziente con gastrite atrofica autoimmune deve rivolgersi ad un gastroenterologo esperto in questa patologia per un’adeguata presa in carico e per l’impostazione del corretto approccio terapeutico e del follow-up.

La malattia è cronica e non curabile, tuttavia i sintomi si possono gestire con supplementi di vitamina B12, e farmaci specifici per la gestione dei disturbi digestivi.