Cosa sono i linfomi cutanei?
I linfomi cutanei sono una rara forma di linfoma non Hodgkin che colpisce la pelle. Si sviluppano dai linfociti T o dai linfociti B o dalle cellule NK e possono manifestarsi inizialmente con sintomi simili ad una dermatite (arrossamento, prurito, eruzione cutanea).
Quali sono le forme più comuni di linfomi cutanei?
La forma più comune di linfoma cutaneo è la micosi fungoide, che rappresenta circa il 50% dei casi. Questo linfoma a cellule T colpisce prevalentemente dopo i 40 anni, ma nel 5% dei casi può insorgere anche nei più giovani (sotto i 20 anni). Altre forme frequenti includono i linfomi B cutanei e la papulosi linfomatoide.
Quali sono i sintomi che dovrebbero spingere a consultare uno specialista?
I sintomi del linfoma cutaneo possono variare a seconda della forma. Nella micosi fungoide, i segnali d’allarme includono chiazze eritematose e desquamative persistenti, spesso localizzate alle radici degli arti, in sede glutea e al tronco. Nelle forme più avanzate, possono comparire placche e noduli cutanei che, in alcuni casi, possono ulcerarsi.
Come vengono diagnosticati i linfomi cutanei?
La diagnosi di linfoma cutaneo richiede una biopsia cutanea che consente di analizzare il tessuto attraverso un’analisi istologica e molecolare.
La diagnosi precoce è essenziale per una gestione personalizzata e per impostare il trattamento più adatto.
Quali sono i trattamenti per i linfomi cutanei?
Il trattamento dipende dalla tipologia e dallo stadio del linfoma:
- Micosi fungoide: nelle fasi iniziali, si utilizzano corticosteroidi topici e terapie con raggi UV. In stadi più avanzati, si ricorre a farmaci sistemici, radioterapia e chemioterapia. Alcuni pazienti possono essere trattati con anticorpi monoclonali.
- Linfomi B cutanei: questi vengono trattati principalmente con chirurgia o radioterapia, mentre nelle forme avanzate si utilizzano chemioterapia e terapie più aggressive.