Mesotelioma pleurico
Che cos’è il mesotelioma pleurico?
Il mesotelioma è un tumore raro che rappresenta meno dell’1% di tutte le malattie oncologiche. Si tratta di una neoplasia che interessa il mesotelio, ossia il sottile strato che riveste la maggior parte degli organi interni. La forma più frequente colpisce la pleura, il mesotelio che riveste i polmoni e l’interno del torace. I mesoteliomi del peritoneo (rivestimento degli organi addominali) e dei testicoli sono più rari. Di solito, il tumore si sviluppa a causa di alterazioni genetiche delle cellule del mesotelio che causano una crescita incontrollata delle cellule stesse. La causa all’origine di questo processo non è stata ancora chiarita.
Quali sono i fattori di rischio?
Il fattore di rischio più rilevante per il mesotelioma è l’esposizione all’amianto: la maggior parte di questi tumori riguarda infatti persone che sono entrate in contatto con questa sostanza, a casa o sul posto di lavoro, o che vivono con persone che si occupano della lavorazione di questo materiale. L’amianto è un minerale che, per la sua resistenza al calore, in passato è stato ampiamente utilizzato per le coperture e l’isolamento di tetti in un materiale noto con il nome di Eternit, navi e treni; nell’edilizia (tegole, pavimenti, vernici…); nelle tute dei vigili del fuoco; nelle automobili (componenti meccaniche e vernici) e in altri settori. Quando questo minerale viene frammentato, per esempio durante il processo di estrazione mineraria o di rimozione del materiale isolante, si produce una polvere che, se inalata, può danneggiare le cellule mesoteliali, provocando il tumore anche decenni dopo l’esposizione. Altri fattori di rischio per il mesotelioma sono:
- casi di mesotelioma in famiglia
- le radiazioni a torace e addome
- un virus della scimmia, SV40, utilizzato nelle vaccinazioni antipolio tra il 1955 e il 1963
- una sostanza radioattiva, il diossido di torio, utilizzata tra gli anni ’20 e gli anni ’50.
Come si può prevenire il mesotelioma pleurico?
La migliore prevenzione è evitare l’esposizione all’amianto.
Come si effettua la diagnosi di mesotelioma pleurico?
Spesso, il mesotelioma è difficile da diagnosticare poiché i sintomi sono simili a quelli di molte altre patologie. Spesso si manifesta inizialmente con difficoltà di respirazione legata alla presenza di un versamento, che in alcuni casi può essere accompagnato da dolore toracico. L’approccio diagnostico dovrebbe prevedere la raccolta di informazioni circa l’eventuale esposizione all’amianto negli anni precedenti e successivamente esami strumentali come la radiografia del torace e la TAC.
Toracentesi
Se nella cavità toracica è presente del liquido, è possibile prelevarne un campione introducendo un ago nello spazio intercostale: attraverso un esame citologico è possibile determinare l’eventuale presenza di cellule neoplastiche. Nel caso in cui sia presente abbondante liquido, tale procedura può essere utilizzata per rimuoverne una quantità sufficiente a migliorare la respirazione.
Diagnosi istologica
Per ottenere una diagnosi istologica sicura di mesotelioma è necessario effettuare prelievi di tessuto con varie procedure in base all’estensione della patologia:
- Toracoscopia videoassistita (VATS): in regime di anestesia totale, mediante una piccola incisione nel torace viene introdotta una micro-telecamera per visualizzare la superficie pleurica e prelevare campioni di tessuto. In caso di versamento pleurico è possibile effettuare l’aspirazione di tutto il liquido in modo da indurre l’adesione del mesotelio (pleurodesi o talcaggio), prevenendo la formazione di altro liquido.
- Biopsia TAC guidata: in caso di patologia avanzata o in pazienti con controindicazioni anestesiologiche è possibile prelevare un campione per l’esame istologico avvalendosi della guida TAC, in anestesia locale.
Una volta ottenuto il materiale per la diagnosi istologica, l’anatomopatologo determina la tipologia, l’estensione e l’aggressività biologica del tumore.
Stadiazione
Una volta effettuata la diagnosi, il medico stabilisce l’estensione (stadiazione) del cancro mediante TAC e PET con FDG con l’obiettivo di localizzare la sede e l’attività del tumore e di selezionare la terapia più efficace.
Quali sono i trattamenti utili per il mesotelioma?
La tipologia di trattamento del mesotelioma dipende dalla sede del cancro, dallo stadio della patologia, dall’età e dallo stato di salute generale del paziente. Le opzioni terapeutiche standard comprendono: la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia. In alcuni casi, tali terapie possono essere combinate per aumentare l’efficacia terapeutica (trattamento trimodale).
Chirurgia
La chirurgia è complessa e dovrebbe quindi essere effettuata in centri molto specializzati. La chirurgia con intento curativo va effettuata nell’ambito di trattamenti multimodali (chemioterapia, chirurgia, radioterapia). Le tecniche utilizzate sono:
- pleurectomia totale: asportazione completa della pleura (parietale e viscerale)
- pneumonectomia extrapleurica: asportazione della pleura in blocco con il polmone, il pericardio e il diaframma, nei casi più avanzati della patologia.
Radioterapia
La radioterapia per questa patologia viene somministrata tramite fasci esterni, con tecnica volumetrica a modulazione di intensità (IMRT), nell’ambito del trattamento trimodale (chemioterapia, chirurgia, radioterapia) dopo l’intervento chirurgico con intento curativo. La radioterapia può essere utilizzata anche a scopo palliativo, nelle forme avanzate, su aree doloranti.
Chemioterapia
La chemioterapia è una forma di terapia farmacologia che può essere somministrata per infusione endovenosa (EV). Può essere utilizzata, in determinati casi, per lenire la patologia, favorendo l’approccio chirurgico radicale (trattamento trimodale); alternativamente, per bloccarne la crescita e favorire il miglioramento dei sintomi correlati.
Protocolli di ricerca clinica
Humanitas Cancer Center propone protocolli di ricerca clinica allo scopo di valutare l’efficacia di nuove strategie terapeutiche e di personalizzare il trattamento dei pazienti affetti da mesotelioma in base alle caratteristiche biologiche della patologia. Per maggiori informazioni e per valutare i protocolli adatti al proprio caso, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.