Che cos’è il sonnambulismo?
Il sonnambulismo è un disturbo del sonno che si manifesta durante la prima parte della notte, quella in cui il sonno è più profondo. Generalmente compare nelle prime 4 ore di sonno e può manifestarsi con il camminare o eseguire determinati comportamenti (come spogliarsi, urlare, vestirsi) mentre il cervello è ancora addormentato, o meglio una parte di esso lo è. Studi recenti infatti dimostrano che durante gli episodi di sonnambulismo una parte del cervello resta addormentata mentre l’altra, quella implicata nei movimenti messi in atto, mostra dei segnali di veglia, un po’ come fanno i delfini che per proteggersi dormono metà cervello per volta.
È più comune nei bambini tra i 4 e gli 8 anni ed è più probabile che si verifichi se ci sono già stati dei casi in famiglia. Tende a manifestarsi, in chi è predisposto, dopo una deprivazione di sonno, nei bambini per esempio è frequente se saltano il pisolino pomeridiano.
In molti casi non è necessario alcun trattamento, ma quando gli episodi diventano più frequenti o intensi, è necessario intervenire, perché gli incidenti durante gli episodi possono essere molto pericolosi.
Quali sono i sintomi del sonnambulismo?
I sintomi del sonnambulismo possono comportare vari tipi di azioni (dalle più semplici, alle più complesse) che una persona può compiere mentre è ancora addormentata. I comportamenti possono essere semplici o più complessi, compreso il tentativo di guidare un’auto.
Il sonnambulismo, infatti, non si limita al solo camminare ma può includere anche azioni di routine come lavarsi, vestirsi, cucinare o urinare (in luoghi inappropriati).
La durata degli episodi è in genere meno di 15-20 minuti. La persona può tornare a letto e riaddormentarsi da sola, oppure può svegliarsi confusa mentre è ancora fuori dalla stanza.
Un sintomo chiave del sonnambulismo è che la persona non conserva memoria di cosa è successo.
Quali sono i pericoli del sonnambulismo?
Il sonnambulismo può avere conseguenze importanti per la salute. Se una persona inciampa, cade o si scontra contro qualcosa mentre cammina, tenta di guidare un’auto o utilizza strumenti pericolosi come un coltello, per esempio per cucinare, può essere molto pericoloso.
Inoltre, le azioni durante gli episodi di sonnambulismo possono causare molto imbarazzo.
Quali sono le cause del sonnambulismo?
Gli esperti del sonno ritengono che il sonnambulismo si verifichi normalmente quando una persona è in una fase di sonno profondo e viene parzialmente svegliata in un modo che innesca l’attività fisica pur rimanendo per lo più addormentata.
Vari fattori influenzano la probabilità che si verifichi questo tipo di risveglio parziale:
– Genetica e storia familiare
– Privazione del sonno
– Alcuni farmaci, droghe o alcol
– Lesioni cerebrali
– Febbre (nei bambini)
– Apnea ostruttiva del sonno
– Sindrome delle gambe senza riposo
– Stress
– Ipertiroidismo
– Demenza senile
Nei bambini, gli episodi possono smettere di verificarsi con l’avanzare dell’età o possono continuare anche da adulti. Tuttavia, anche se sono i più piccoli ad essere più soggetti a questa condizione, il sonnambulismo può iniziare a manifestarsi anche nell’età adulta.
È sicuro svegliare una persona sonnambula?
La maggior parte degli esperti sconsiglia di svegliare chi ha un episodio di sonnambulismo, perché un risveglio inaspettato può provocare paura, confusione o rabbia.
Se possibile, sarebbe meglio provare a guidare lentamente una persona sonnambula lontano da potenziali pericoli e riportarla a letto, con una voce calma e rassicurante e al massimo con un tocco leggero di mano per riuscire a farlo.
Se c’è la necessità di svegliare subito questa persona, è necessario cercare di farlo nel modo più gentile possibile, con la consapevolezza che molto probabilmente sarà disorientata al risveglio.
Qualche piccolo consiglio per la sicurezza delle persone che soffrono di sonnambulismo:
- Togliere qualsiasi oggetto pericoloso dalla stanza
- Se gli episodi sono frequenti mettere il materasso a terra
- Utilizzare dei piccoli campanellini da appendere alle maniglie delle porte e delle finestre (funzionano da sveglia per gli altri abitanti della casa e danno la possibilità di intervenire)
- Mantenete i ritmi del sonno regolari
- Evitare l’assunzione di alcool alla sera
- Chiedere aiuto ad uno specialista se gli episodi sono molto frequenti, potrebbero esser la spia di qualcos’altro