Verruche plantari

Verruche plantari

Il termine “verruca” generalmente fa riferimento a piccole escrescenze cutanee le cui caratteristiche sono un ispessimento dello strato corneo e sfumature giallo-grigiastre. Sono provocate da un’infezione virale dovuta ad alcuni ceppi dell’HPV, il virus del Papilloma umano; si presentano in particolare sulle piante dei piedi e sul contorno ungueale. È possibile distinguere diverse tipologie di verruche: verruche plantari semplici, verruche plantari a mosaico e verruche periungueali.

Che cosa sono le verruche plantari?

Le verruche plantari vengono a loro volta distinte in tre tipologie:

  1. Verruche plantari semplici: sono le più frequenti. Generalmente sono giallastre e al tatto si presentano ruvide, spesse e squamose. Di solito si presentano su tallone e pianta del piede, ma è comune che insorgano anche tra le dita del piede. Tendono a espandersi verso l’interno e generalmente provocano dolore quando si cammina.
  2. Verruche plantari a mosaico: meno frequenti rispetto alle plantari semplici, si presentano come costituite da piccoli elementi che ricordano le tessere di un mosaico (da cui il nome).
  3. Verruche plantari periungueali: si presentano in prossimità dell’unghia e con il tempo possono arrivare a svilupparsi anche tra unghia e letto ungueale, dando vita a verruche subungueali.

Da cosa possono essere causate le verruche plantari?

Le verruche plantari vengono provocate da alcuni ceppi di HPV. Tra i fattori di rischio che favoriscono l’attecchimento di questi ceppi si annoverano:

  • la presenza di lesioni cutanee, che favoriscono l’ingresso dei virus (una pelle sana e senza ferite è più resistente all’attacco virale);
  • l’indebolimento delle difese immunitarie (aumenta la suscettibilità all’infezione);
  • la condivisione dell’uso di ciabatte e di oggetti per la cura delle unghie;
  • indossare scarpe e/o calze che non lasciano traspirare il piede (la pelle macerata è più suscettibile all’infezione);
  • camminare scalzi in luoghi a rischio di infezione, come il bordo piscina, gli spogliatoi delle palestre, i piatti delle docce.

Con quali sintomi si manifestano le verruche plantari?

Le verruche plantari si presentano come piccole escrescenze sulle piante dei piedi caratterizzate da pelle ispessita e ruvida al tatto. Il loro colore generalmente tende al giallo e presentano al loro interno piccoli punti neri (vasi sanguigni coagulati). Spesso causano dolore e complicano la deambulazione.

Come si possono prevenire i sintomi delle verruche plantari?

Sebbene si abbiano a disposizione numerose modalità di cura, le verruche risultano difficili da eliminare: esiste, infatti, un alto rischio di recidiva. È molto importante che si esegua un intervento precoce anche per impedire la loro diffusione in altre aree corporee.

Per evitare l’insorgenza delle verruche plantari è opportuno:

  • curare l’igiene della pelle (la presenza di lesioni cutanee facilita l’ingresso dei virus, mentre una pelle sana, bene idratata e priva di ferite è più resistente all’attacco virale);
  • non camminare a piedi nudi in luoghi frequentati da altri;
  • non indossare scarpe che non lascino respirare il piede;
  • indossare calze in grado di assorbire il sudore;
  • evitare di condividere oggetti “a rischio” di contagio come asciugamani, accappatoi e strumenti per la cura delle unghie;

Come eseguire la diagnosi

Per diagnosticare le verruche plantari è necessaria una visita dermatologica: solitamente il medico riesce ad eseguire la diagnosi semplicemente osservando l’escrescenza. In caso di dubbio, il medico può procedere al prelievo di un piccolo campione da analizzare allo scopo di escludere altre patologie.

Trattamenti

Le verruche plantari possono essere resistenti al trattamento mirato alla loro eliminazione e spesso sono necessari interventi multipli. La scelta terapeutica è diversa a seconda del tipo di verruca, della sua posizione, della profondità, del numero e dell’estensione dell’area cutanea colpita. Tra i trattamenti disponibili ci sono:

  • L’impiego di soluzioni a base di acido salicilico concentrato in collodio elastico da applicare direttamente sulla verruca per diverse settimane.
  • Il trattamento a base di cantaridina: la verruca plantare può essere trattata mediante applicazioni di cantaridina, generalmente somministrata insieme all’acido salicilico. In seguito all’applicazione la verruca viene coperta con una benda. La bolla che si forma e che porta all’eliminazione della verruca (in circa una settimana) può essere molto dolorosa.
  • L’estirpazione per mezzo di cucchiaio tagliente (curette) in anestesia locale.
  • Il trattamento con Terapia Fotodinamica (utilizzando un fotosensibilizzante).

Disclaimer

Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.