Anemia: in Humanitas Medical Care Premuda un percorso personalizzato per la diagnosi e la cura

Pallore, debolezza costante, scarso appetito. Ma anche mancanza di concentrazione, ridotta capacità di compiere sforzi fisici: sono alcuni dei sintomi e disturbi più diffusi, soprattutto in età avanzata, in chi soffre di anemia ovvero il calo dei livelli di emoglobina e globuli rossi nel sangue.

Ne abbiamo parlato con il professor Matteo Della Porta, Responsabile della sezione leucemie e mielodisplasie in Humanitas e specialista in Humanitas Medical Care.

L’anemia, un disturbo spesso sottovalutato ma semplice da riconoscere e diagnosticare

L’anemia è “spesso banalizzata, ma invece può avere un impatto importante sulla qualità di vita della persona e nascondere malattie dovute a carenza di ferro o vitamine, infiammazioni intestinali, malattie renali, celiachia e in qualche caso (soprattutto nelle persona più anziane) malattie del midollo osseo (sindromi mielodisplastiche) e tumori”, ha spiegato Della Porta.

Nella “popolazione anziana, in particolare, è causa di aumentato rischio di ospedalizzazione e mortalità”.

La diagnosi: precisa e vicino ai pazienti

La diagnosi dell’anemia è indolore: è sufficiente infatti eseguire un classico esame del sangue “di base”: “se l’emoglobina risulta sotto i 13 g/dl per l’uomo e sotto i 12 g/dl per la donna, siamo in presenza di anemia”, ha specificato il professor Della Porta. Dopo questa prima analisi, il medico prescriverà ulteriori accertamenti come la valutazione dello stato del ferro, il dosaggio delle vitamine (complesso B), la valutazione degli indici di infiammazione e della funzionalità renale. Nei pazienti in cui anche questi accertamenti non chiariscono la causa dell’anemia, è necessario prendere in considerazione anche eventuali malattie del midollo osseo e patologie tumorali.

Poiché le cause sono diverse – dalla carenza di ferro o vitamina B, dal malassorbimento dei cibi (come nei celiaci) a ulcere, tumori, emorroidi fino a un flusso mestruale troppo abbondante, solo per citarne alcuni – “il riconoscimento della carenza specifica nel singolo paziente consente di impostare una terapia integrativa e ad hoc per correggere l’anemia e di programmare le strategie più opportune per intervenire sulle cause primarie che hanno determinato lo stato carenziale”, ha detto Della Porta.

“Solo con una diagnosi precisa e un trattamento personalizzato si possono contrastare efficacemente i sintomi e rimuovere le cause dell’anemia in tutti i pazienti”, ha aggiunto il medico.

Per questo Humanitas “ha pensato di sviluppare un percorso specifico per il paziente con anemia, mettendo a disposizione nel cuore di Milano, in Humanitas Medical Care Milano Premuda, competenze ematologiche di alto livello e percorsi di cura personalizzati”.

Anemia e ricerca: l’impegno di Humanitas nello studio dell’anemia sull’anziano

“La Società Europea di Ematologia ha classificato l’anemia come emergenza in termini di politica sanitaria pubblica”, ha spiegato il professor  Matteo Della Porta, anche docente di Humanitas University. “La comunità ematologica italiana è da tempo impegnata a promuovere la diffusione delle conoscenze sull’anemia per prevenirla, curarla e affrontare correttamente le relative complicanze e disabilità. Il punto cruciale del problema a livello clinico è la diagnosi precoce della malattia e la corretta identificazione della causa nel singolo paziente, che permette un approccio di cura personalizzato e quindi più efficace”.

Humanitas, in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano sta coordinando un progetto di ricerca (finanziato da Fondazione Cariplo e dal Ministro della Salute) con lo scopo di comprendere meglio le conseguenze dell’anemia cronica nella popolazione anziana e di sviluppare metodi di diagnosi precoce delle forme legate a malattie del midollo osseo e tumori.

“Dalla analisi dei dati su oltre 10.000 soggetti di età superiore a 65 anni, seguiti per oltre 15 anni emerge chiaramente come al di sopra degli 80 anni oltre il 20% della popolazione sia anemico, con conseguenze spesso significative sulla qualità di vita, sul rischio di sviluppare disabilità e sulla aspettativa di vita stessa. Poiché con l’età aumenta anche il rischio di molte malattie croniche e di tutti i tumori, è necessario fare molta attenzione ai casi di anemia nella popolazione anziana. Nelle fasce di età giovanili, dove è assai meno probabile il collegamento a malattie croniche o tumorali, nondimeno l’anemia rappresenta un fattore che può incidere pesantemente sulla qualità di vita, e deve quindi essere diagnosticata e trattata con attenzione in tutti i casi”.

 

 

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