Angiografie retiniche e loro uso

Il termine angiografia a molte persone sembrerà misterioso, eppure nel caso in cui si sospettino problemi alla retina e alla coroide questi esami sono fondamentali.

L’angiografia si divide in fluorangiografia e angiografia con verde di indocianina.

Per saperne di più abbiamo parlato con il nostro esperto, il Dottor Giorgio Gaspari, Specialista di Oculistica presso l’Istituto Clinico Humanitas.

In che cosa consiste la fluorangiografia?

Questo esame serve per effettuare uno studio dinamico della circolazione della retina e una valutazione di eventuali patologie.

Consiste in una serie di fotografie alla retina con filtri monocromatici di vario colore.

Poi, dopo un’iniezione per via endovenosa di fluorescina, si scoprono le eventuali anomalie o patologie della retina, della coroide o del nervo ottico.

L’esame dura 5 minuti ed è indolore. Gli unici effetti collaterali studiati sono dovuti a reazioni allergiche o alla nausea a causa dell’iniezione di fluorescina. Dopo l’esame è possibile che la pelle e le urine si colorino di giallo, una conseguenza del tutto innocua e normale.

In che cosa consiste invece l’angiografia con verde di indocianina?

Questo esame è un approfondimento della fluorangiografia e consiste nell’osservazione delle malattie della coroide attraverso raggi infrarossi, filtri specifici e una speciale telecamera. Il procedimento è identico a quello dell’esame precedente, con la sola differenza del colorante e dei filtri adoperati.

Perché questi esami vengono prescritti?

Per indagare sulle malattie della retina. La fluorangiografia viene utilizzata nel caso in cui si sospetti la presenza di trombosi venosa, maculopatie retiniche, tumori o nei. Nel caso in cui ci sia la presenza di maculopatie o forme neoplastiche, si tende ad approfondire l’esame precedente con l’angiografia con verde di indocianina.

Sviluppi presenti e predizioni future

Questi esami risalgono entrambi alla seconda metà del secolo scorso e nel corso degli anni, con lo sviluppo delle tecnologie, le immagini sono ora computerizzate e l’esito del test è quindi immediatamente disponibile. Nei centri Humanitas, inoltre, l’apparecchiatura all’avanguardia permette l’identificazione di lesioni minime alla retina.

La collaborazione tra diabetologi e oculisti ha dato vita a un servizio di screening della retinopatia diabetica, patologia molto seria ma purtroppo sottovalutata.

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