Ogni giorno dobbiamo misurarci con ansie e paure sempre diverse e sempre nuove. Questi terribili nemici invisibili sono dietro ogni angolo, pronti a rovinarci la giornata. Per combatterli al meglio è necessario capire da dove hanno origine.
Per fare chiarezza su questo argomento ne abbiamo parlato con la nostra esperta, la Dottoressa Elisabetta Menna, Ricercatrice dell’Istituto di Neuroscienze Cnr presso l’Istituto Clinico Humanitas.
Cosa si è scoperto fino a ora?
Due gruppi di ricercatori americani, uno guidato da Bo Li, del Cold Spring Harbor (CSHL) di New York e uno con a capo Gregory Quirk, dell’Università di Puerto Rico, hanno pubblicato da poco il loro studio sulla rivista scientifica “Nature”.
Questo studio dimostra come i responsabili delle nostre paure siano l’amigdala e il nucleo paraventricolare, regioni del cervello particolarmente sensibili alle nostre percezioni sensitive.
Si tratta di un enorme passo avanti per la scienza, che è sempre più vicina alla cura delle fobie e degli attacchi improvvisi d’ansia.
Lo diceva già Rita Levi Montalcini
La scienziata italiana premio Nobel per la Medicina, Rita Levi Montalcini, aveva già ipotizzato e avviato uno studio in questo campo.
I suoi studi, infatti, si sono concentrati sulla proteina BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor) e i suoi effetti sul nostro stato d’animo.
Questa proteina è particolarmente importante per la crescita, la differenziazione dei neuroni e la loro sopravvivenza e mantenimento. I loro valori possono essere modificati grazie al trattamento con antidepressivi, come nel caso del disturbo bipolare e della schizofrenia.
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