Attacchi di panico in estate: e se devo anche partire per le vacanze, come posso fare? Un valido aiuto dalla televisita

Cosa sono gli attacchi di panico?

Gli attacchi di panico consistono in un’improvvisa escalation di ansia, con sintomatologia prevalentemente fisica (palpitazioni, capogiri, sudorazione, sensazione di soffocamento, tremori, brividi, sensazione di costrizione al petto…) ma anche cognitiva (pensieri negativi, paura di morire e/o di impazzire).

La maggior parte dei soggetti che ha provato queste sensazioni tende a mettere in relazione l’attacco di panico (o l’ansia eccessiva) con la situazione nella quale si è verificato e impara presto a riconoscere quelle in cui con maggior probabilità si potrebbe ri-scatenare; l’atteggiamento che sembra più efficace è quello di evitare tutte le condizioni in cui si potrebbero ripresentare i sintomi, con evidente impatto sulla vita quotidiana.

Spesso, prima di arrivare a rivolgersi ad uno specialista della salute mentale (psicologo o psichiatra) passa molto tempo dall’esordio, essendo i sintomi così totalizzanti e fisici ci si rivolge prima a professionisti medici con specializzazioni differenti (es gastroenterologo, cardiologo, pneumologo, etc.).

Perché in estate aumentano i sintomi?

Proprio per l’evitamento delle situazioni che potrebbero attivare i sintomi fisici, citato sopra, ecco che l’estate diventa la stagione più complicata da affrontare per chi soffre di attacchi di panico. D’estate, infatti, aumentando le temperature, la quantità e l’intensità della luce, il corpo viene “stressato”, richiedendo un notevole sforzo, un grande dispendio di energia e capacità di adattamento. Chi soffre di attacchi di panico, essendo più concentrato sulle sensazioni corporee, perché percepite più intense, sarà perciò maggiormente in allerta nei mesi caldi.

Spesso, in estate aumentano anche i disturbi del sonno, con conseguente stress e stanchezza che complicano ulteriormente gli stati ansiosi. Uno studio Australiano, pubblicato su Psychiatry and Clinical Neurosciences nel 2006 (Toshiyuki Ohtani et. Al.), ha analizzato il problema e confermato che la fluttuazione stagionale di umore, ansia, sonno e altri fattori psicosomatici, potrebbero essere più comuni ed evidenti nei pazienti con disturbo di panico che nel resto della popolazione.

Il dover partire per le vacanze, stravolgendo la routine quotidiana e richiedendo un allontanamento da casa, può costituire una fonte di preoccupazione molto forte, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato anche dal Covid-19.

Sono aumentati i sintomi ansiosi con l’arrivo del Covid-19?

Si riportano numerosi accessi in ospedale per crisi di panico nel periodo post Covid. Le persone arrivano in Pronto Soccorso con sintomi da mancanza di respiro, tachicardia, preoccupati di aver preso il Coronavirus. Il ritorno alla vita di tutti i giorni può anche aver accentuato paure di contagio, stress legati al ritorno alla “normalità”, preoccupazioni di ogni sorta e genere. Un sondaggio effettuato su scala nazionale proveniente dalla Cina, terra natale del Covid – 19, ha confermato un disagio psicologico nella popolazione riscontrato durante l’epidemia. Qui i risultati del sondaggio.

A cosa può essere utile la televisita

“La televisita – spiega la Dott.ssa Federica Lollo, Psicologa-Psicoterapeuta e Neuropsicologa di Humanitas Medical Care e Humanitas Mater Domini – nelle condizioni sopra riportate, può essere considerato un valido alleato per non dover rinunciare alle vacanze e per poter affrontare il periodo estivo con tecniche specifiche di gestione dei sintomi sia fisici che cognitivi. Lo psicologo sarà disponibile e presente online per fornire indicazioni pratiche per la gestione della quotidianità e di tutti i pensieri negativi legati ad ansia e attacchi di panico. Sarà anche possibile affrontare le situazioni temute in condizioni di esposizione graduale, guidata dal professionista a distanza.”

Anche la figura del medico psichiatra fornirà supporto tramite il televisita, in modo che in caso di attacchi di panico e ansia la persona possa essere seguita a 360° dai professionisti che si occupano di questa problematica, in chiave medica e in chiave psicologica.

Ci si potrà avvalere della televisita non solo per gli attacchi di panico ma anche per le altre patologie e condizioni di disagio emotivo.

Un comodo strumento, facilmente fruibile da tutti.

La televisita psicologica in Humanitas Medical Care avviene attraverso due modalità:

  • Assessment: è la fase che precede la presa in carico terapeutica, propedeutica a quest’ultima. Consiste nella raccolta di informazioni biografiche e anamnestiche, nella comprensione delle problematiche riportate e del motivo per il quale la persona si è rivolta allo specialista (anamnesi del problema e della sintomatologia). Obiettivo principale è quello di creare un quadro di conoscenza il più completo possibile, riordinando e organizzando i contenuti portati, con il fine di stabilire una relazione e andare a definire possibili obiettivi sui quali lavorare, indirizzando la persona al migliore e più indicato trattamento. L’assessment potrà essere eseguito sia dallo psicologo che dallo psichiatra o anche in collaborazione tra le due figure professionali.
  • Controllo. Il colloquio di controllo consiste nel monitoraggio di situazioni già trattate in precedenza in psicoterapia, o continuità di psicoterapie già avviate con colloqui in presenza, con verifica degli obiettivi raggiunti, prosieguo di quelli in essere, in un’ottica di confronto ed eventualmente elaborazione di obiettivi nuovi.

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