A molte mamme e papà è capitato che gli insegnanti dei propri figli li descrivessero come distratti o poco partecipi, ma non è detto che questa situazione derivi dalla loro svogliatezza, piuttosto da un problema alla vista.
«In età scolare, un bambino su cinque, ha difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti e, poiché l’occhio è il canale primario di comunicazione, fornendo al cervello il 90% delle informazioni sul mondo esterno, un deficit visivo può influire sulla capacità di imparare, essere presente e partecipe a scuola, così come nella vita sociale», spiega la dottoressa Monica Ragazzini, oculista – specializzata in Oftalmologia Pediatrica – di Humanitas Medical Care Arese.
Attraverso la vista, il bambino impara imitando, diventa consapevole delle azioni compiute con le sue mani e stringe il rapporto con i genitori e con le persone che lo circondano: uno sviluppo anomalo della vista può determinare squilibri anche nella crescita generale.
Quando è opportuno eseguire le prime visite oculistiche?
“E’ importante che i bimbi siano sottoposti a visite oculistiche sin dai primi anni di vita. Se il bambino è nato a termine e in assenza di disturbi, si consiglia una prima visita a 6 mesi, una al compimento del primo anno d’età, una successiva al momento dell’ingresso alla scuola materna e una all’inizio di quella primaria, rispettivamente a 3 e 6 anni”, spiega Isabella Pipitone, ortottista di Humanitas Medical Care Arese. “Visite di controllo vanno successivamente fissate ogni 1-2 anni, a seconda dell’indicazione dell’oculista di riferimento”.
Quali i campanelli d’allarme?
I campanelli d’allarme che possono preannunciare la presenza di un disturbo della vista nei più piccoli possono essere:
- occhi deviati verso l’interno o l’esterno del naso;
- strofinamento continuo degli occhi;
- mal di testa ricorrente;
- fastidio verso la luce naturale e artificiale.
Il consiglio è, dunque, quello di rivolgersi tempestivamente al pediatria qualora si verificassero uno o più di questi sintomi, per programmare una visita oculistica e valutare la salute degli occhi dei nostri bimbi.
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