Biorivitalizzazione della pelle: qual è l’età giusta per il trattamento?

Il passare degli anni e l’invecchiamento, oltre alla comparsa delle prime rughe, porta la pelle a perdere elasticità, luminosità e morbidezza. Un processo dovuto in primis ai danni portati dal sole e ai cambiamenti metabolici.

Con la dottoressa Laura Colli, dermatologa in Humanitas Medical Care Lainate, abbiamo parlato di un trattamento di medicina estetica che aiuta a risolvere il problema ridando vita e tono alla pelle: la biorivitalizzazione.

La biorivitalizzazione – nota anche come biostimolazione – è una tecnica di medicina estetica che “si basa sull’idratazione profonda della cute e può migliorarne il tono e l’elasticità – ha spiegato la dottoressa – inoltre, stimola la rigenerazione del collagene e dell’elastina, due sostanze fondamentali per il tono e la luminosità della pelle che però diminuiscono progressivamente con il passare del tempo”.

 

Qual è l’età giusta per il trattamento?

La biorivitalizzazione è un trattamento indicato per pelli di ogni età, dai 25 anni in su, per il viso e per il corpo. A seconda del tipo di pelle si possono utilizzare preparati dall’effetto idratante, antiossidante e fotoprotettore, per le pelli più giovani che devono essere “rimpolpate”, o ad effetto tensore, per le pelli che hanno perso tono. Si utilizzeranno, nelle une, acido ialuronico, ad azione idratante e attivatrice dei fibroblasti, miscelato con aminoacidi precursori del collagene, dell’elastina e dei glicosaminoglicani; nelle altre, oltre all’acido ialuronico, una soluzione acida ipertonica capace di stimolare, attraverso un’infiammazione controllata, la produzione di collagene.

 

Il trattamento e le sostanze utilizzate dallo specialista

Prima di tutto è importante ricordare che la biorivitalizzazione è un trattamento di medicina estetica e che per questo deve essere fatto affidandosi ad uno specialista.

Durante la seduta si utilizzano aghi molto sottili per le iniezioni e un’apposita siringa con cui la specialista inietta acido ialuronico, a volte unito con aminoacidi e vitamine. Le iniezioni, a seconda della sensibilità personale, potranno essere eseguite in anestesia locale, dopo l’applicazione di una crema apposita.

“Le iniezioni vengono fatte classicamente al viso, collo, decolleté, dorso delle mani, ma anche, per le pelli che hanno perso tono, all’interno coscia, alle braccia o all’addome”, ha aggiunto la dottoressa.

Le sedute vengono fatte “ ogni due o tre settimane circa, per cicli di almeno tre sedute: più sedute si eseguono, più i risultati saranno evidenti”. 

“Usualmente si consigliano tre cicli a distanza di circa un mese l’uno dall’altro” ha detto Colli chiarendo anche che la biorivitalizzazione si può fare “in ogni periodo dell’anno, con l’accortezza, però, di evitare l’esposizione al sole fintanto che persisteranno i piccoli rossori e gli ematomi dovuti alle iniezioni, che potranno comunque essere camuffati dall’applicazione del make up”.

 

La biorivitalizzazione ha controindicazioni o effetti collaterali?

“Non è indicata per le persone con patologie del tessuto connettivo o malattie infiammatorie e oncologiche in generale”, ha messo in guardia la dottoressa.  Inoltre è sconsigliata in gravidanza o durante l’allattamento e va evitata in caso ci siano sulla pelle delle infezioni. 

“Gli effetti collaterali sono dovuti all’effetto delle iniezioni che possono provocare rossore e dei piccoli ematomi che si riassorbiranno nei giorni successivi alla procedura”.

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