Carenza di ferro: come intervenire con la giusta alimentazione

L’anemia da carenza di ferro è una delle anemie più comuni (in Italia ne soffrono 3 persone su 10) e può essere dovuta a diversi fattori, tra cui uno scarso assorbimento da parte del nostro organismo.

Il ferro è presente sia in alimenti di origine animale, come carni rosse, pollo, pesce e uova, sia in alimenti di origine vegetale come verdure a foglie verdi, cavolini, frutta secca o cereali integrali, ed è fondamentale per il nostro organismo.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Emmanuela Maria Rafaschieri, biologa nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.

L’importanza del ferro

Il ferro è un elemento indispensabile al nostro organismo, soprattutto per la formazione dell’emoglobina (la proteina che trasporta l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo), per l’attività muscolare, per quella respiratoria, e per permettere alle cellule di replicarsi.

Quali sono le cause dell’anemia da carenza da ferro?

Le principali cause di questa anemia sono:

–   Emorragie e sanguinamenti

–   Scarso apporto nell’alimentazione

–   Scarso assorbimento del ferro

–   Gravidanza e allattamento

–   Interventi chirurgici

Sintomi da carenza di ferro

Generalmente i primi sintomi da carenza di ferro sono affaticamento e pallore. Quando la carenza continua, i sintomi si possono tuttavia intensificare con:

  • irritabilità
  • mal di testa
  • insonnia
  • fiato corto e mancanza di respiro
  • dolore toracico
  • vertigini e capogiri
  • mani e piedi freddi
  • unghie fragili
  • perdita di capelli
  • accelerazione del battito cardiaco
  • bruciore alla gola
  • scarso appetito
  • formicolio alle gambe

Come intervenire con la giusta alimentazione?

Assorbire il ferro contenuto negli alimenti risulta particolarmente difficile per il nostro organismo. Per far sì che questo accada è necessario fare attenzione ad una specifica associazione alimentare: ogni volta che consumiamo cibi contenenti ferro come legumi, carni rosse e verdure a foglia verde, dobbiamo assicurarci che all’interno dello stesso pasto sia presente il succo di un limone, perché l’acido citrico in esso contenuto facilita l’assorbimento del ferro contenuto in tali alimenti veicolandolo in maniera corretta. In assenza di questa associazione l’assorbimento del ferro non avviene. 

Quindi spremiamo un limone su una bistecca di manzo, condiamo un’insalata mista contenente foglie di spinaci freschi con olio, sale e succo di limone oppure aggiungiamo il succo di un limone spremuto ad un bicchiere d’acqua a fine pasto.

Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Emmanuela Rafaschieri

Sedi

Humanitas Medical Care
Arese
Via Giuseppe Eugenio Luraghi, Arese, MI, Italia
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