Cataratta: come si diagnostica e quali possono essere le cure?

L’occhio funziona come una telecamera, ed è dotato di ben due lenti. Una a potere fisso, la cornea, responsabile più del 60% della capacità di spostare la luce, e il cristallino, lente a potere variabile che mantiene la sua funzione sino a circa i 45 anni di età. Mentre la cornea è direttamente visibile all’esterno dell’occhio, il cristallino è posto dietro la parte colorata del nostro occhio (iride). Queste due lenti mandano le immagini a fuoco sulla retina, il tessuto cerebrale di percezione e prima elaborazione delle immagini. Il cristallino alla nascita è elastico e trasparente, ma con gli anni perde tale trasparenza: si parla allora di cataratta. È un problema che generalmente insorge con l’avanzare dell’età (dopo i 60 anni) ma che può colpire anche i giovani.

Ne abbiamo parlato con il dottor Fabrizio Camesasca, responsabile del centro Ocu Medical Care e attivo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.

Quali sono le cause della cataratta?

La causa principale della cataratta è l’alterazione delle caratteristiche del tessuto del cristallino, conseguente all’esposizione della luce solare. Sappiamo che la luce solare è ricca in energia e diversi tipi radiazioni, tra cui gli ultravioletti, particolarmente implicati nell’evoluzione della cataratta. 

Vi sono inoltre altri fattori che portano alla diminuzione della trasparenza del cristallino. Tra queste troviamo:

–    Traumi oculari

–    Difetti ereditari o congeniti

–    Carenze nutrizionali

–    Esposizione a raggi infrarossi, raggi X

–    Diabete

–    Assunzione protratta di farmaci cortisonici, o di alcuni chemioterapici

Quali sono i sintomi della cataratta?

I sintomi principali sono:

·  Calo visivo

·  Fastidio alla luce solare

·  Percezione di aloni attorno alle luci, soprattutto alla sera

·  Sfocamento dell’immagine

·  Cambio frequente della correzione con lenti, con tendenza all’aumento della miopia

Come si diagnostica la cataratta?

La cataratta è una frequentissima causa di perdita della vista, si calcola che nei paesi in via di sviluppo vi siano più di 60 milioni di persone cieche per cataratta, in quanto non hanno accesso alla chirurgia risolutiva. Durante la visita dal medico oculista, in presenza dei sintomi sopra discussi, viene esaminato il cristallino dopo dilatazione farmacologica – collirio – delle pupille, e si rilevano le eventuali opacità presenti.

Quali sono le tecniche di intervento per la cataratta?

Non vi è terapia medica per la cataratta, nonostante sia stata a lungo cercata. Lo stato dell’arte, così come viene praticato presso gli Ospedali Humanitas, è la rimozione chirurgica della cataratta e la sostituzione con una protesi dotata di caratteristiche ottiche. Le incisioni necessarie per accedere alla cataratta possono essere eseguite sia manualmente che con un raffinato laser a femtosecondi. 

Vi sono diversi tipi di protesi, in grado di correggere con successo difetti visivi come l’astigmatismo e, in casi selezionati, anche la presbiopia, liberando il paziente dalla necessità degli occhiali per la maggior parte del suo tempo. L’intervento viene eseguito in day hospital, con permanenza in ospedale limitata a poche ore, e in anestesia topica.

La rimozione di cataratta è un intervento serio in quanto influisce su di una funzione importantissima, la visione. La sua diffusione e importanza lo hanno peraltro fatto divenire un intervento di elevata qualità, altamente standardizzato e con percentuali di sicurezza del 95%. L’intervento più frequente e sicuro nei paesi occidentali.

Specialista in Oftalmologia
Dott. Fabrizio Ivo Camesasca
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