Certificazione sportiva agonistica e non: la visita per ottenerla in Humanitas Medical Care di Bergamo

Sono numerosi i benefici dello sport sul nostro corpo: migliora la capacità cardiocircolatoria e respiratoria, abbassa i livelli di colesterolo nel sangue, aumenta le endorfine che ci fanno sentire più felici, stimola positivamente il metabolismo e combatte patologie come l’osteoporosi. Ma per far sì che l’attività sportiva porti benessere e non problematiche a livello osseo ma non solo, è importante, prima di praticarla, verificare che il nostro corpo sia pronto allo sforzo fisico.

Come? Sottoponendoci a visite specialistiche studiate appositamente per verificare lo stato di salute di cuore, polmoni, muscoli, ossa e tutti gli altri organi che vengono coinvolti quando si pratica sport e per ottenere i certificati di attività agonistica e non agonistica, in alcuni casi obbligatori per legge.

Qual è la differenza tra la visita per attività non agonistica e agonistica? E in cosa consiste la visita? Ne parliamo con il dottor Paolo Tessari chirurgo ortopedico e specialista in Medicina dello Sport presso Humanitas Medical Care di Bergamo.

Dottor Tessari, partiamo dalla certificazione sportiva per attività non agonistica. Quando è necessaria?

«La certificazione sportiva per attività non agonistica riguarda tutte le persone che vogliono svolgere attività sportiva a livello amatoriale, quindi non agonistico. Il suo rilascio non è legato allo svolgimento di uno specifico sport, chi la ottiene può praticare in modo indifferente tutte le discipline sportive con spirito amatoriale».

La certificazione per attività non agonistica è sempre e solo facoltativa?

«No, ci sono alcuni casi in cui questa certificazione è richiesta obbligatoriamente. Come ad esempio per gli alunni che svolgono attività fisiche che vengono organizzate dalle scuole in ambito di attività parascolastiche. Oppure per gli sportivi non considerati atleti che svolgono attività sportive organizzate dal CONI, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, o da società sportive affiliate alle varie Federazioni italiane o, ancora, da Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni. Sono obbligati a fornire il certificato sportivo non agonistico anche i ragazzi che partecipano ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi che precedono quella nazionale (per la quale è invece richiesta la certificazione agonistica)».

Quali sono gli esami previsti nell’ambito della visita sportiva per attività non agonistica?

«Il rilascio del certificato di idoneità sportiva non agonistica prevede lo svolgimento di una visita medica clinica, una valutazione del rischio cardiovascolare, una valutazione del BMI, che è l’indice di massa corporea, una valutazione dello stato nutrizionale o dei percentili di crescita quando si tratta di bambini fino ai 14 anni, una valutazione dell’acutezza della vista e un elettrocardiogramma basale. A seconda dei singoli casi lo specialista può richiedere ulteriori esami, come ad esempio l’elettrocardiogramma da sforzo».

Quando è richiesta, invece, la certificazione sportiva agonistica?

«Questa certificazione è obbligatoria quando si pratica un’attività sportiva classificata come agonistica dalle Federazioni Sportive Nazionali e, come detto prima, quando si accede alle fasi nazionali dei Giochi della Gioventù scolastici e ha l’obiettivo di ridurre, nel limite del possibile, i rischi di infortuni e di eventi patologici di origine cardiovascolare. Perché possa essere eseguita è necessaria la richiesta della società sportiva, o della scuola, per cui l’atleta gareggia. A differenza di quella non agonistica, la certificazione sportiva agonistica non riguarda lo svolgimento dello sport in generale, ma è specifica per l’attività – calcio, basket, tennis, ciclismo, ecc. – per cui viene richiesta».

In che cosa consiste la visita per il rilascio della certificazione sportiva agonistica? Quali esami prevede?

«Per poter praticare questi sport a livello agonistico è necessario sottoporsi a una visita che prevede: una raccolta dei dati personali e familiari dell’atleta con annessa anamnesi clinica; una visita medica con auscultazione cardiaca e polmonare oltre che con misurazione della pressione arteriosa; l’esame delle urine; l’esecuzione di esami strumentali come l’elettrocardiogramma a riposo e quello da sforzo, la spirometria (per valutare la funzione polmonare); la valutazione dell’acuità visiva e dell’assenza di daltonismo (con le tavole di Ishihara)».

In entrambi i casi – agonistica e non agonistica – con quale cadenza deve essere eseguita la visita?

«Quando è obbligatoria per legge, la visita va effettuata una volta all’anno presso un centro abilitato per la medicina dello sport, come lo è Humanitas Medical Care di Bergamo. Anche nel caso in cui non vi sia obbligatorietà, comunque, è bene mantenere la cadenza annuale per poter tenere sotto controllo le evoluzioni del nostro corpo e intervenire in modo tempestivo, meglio se in via preventiva, dove se ne presenti il caso. Vi sono alcuni sport per cui la validità della certificazione è di due anni come ad esempio il tiro con l’arco, il karting e il golf. Per alcuni sport, infine, vi sono delle integrazioni da eseguire in ambito specialistico per la salvaguardia della integrità neurologica, con un EEG (ElettroEncefaloGramma) per l’automobilismo e il motociclismo velocità e il pugilato, o con una valutazione ORL (con audiomedtria e valutazione della funzione timpanica) per i subacquei».

Ortopedia e Traumatologia
Dott. Paolo Tessari
Visite ed Esami
Visita di Medicina dello Sport con certificato agonistico

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