Che cos’è il Morbo di Dupuytren e quando è necessaria la chirurgia?

Il morbo di Dupuytren è un ispessimento dell’aponeurosi palmare, una struttura situata al di sotto del palmo delle mani, che ha la funzione di evitare che la pelle scivoli, permettendoci così di afferrare con forza gli oggetti. Progressivamente l’ispessimento può causare una retrazione delle dita con impossibilità alla completa estensione delle stesse.

Nel mondo ne soffrono oltre 30 milioni di persone, specialmente maschi. La patologia ha un’origine di tipo ereditario anche se non è chiaro quali siano le cause che scatenano la malattia.

Ce ne parla il dott. Giorgio Pivato, Responsabile dell’Unità Operativa Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva in Humanitas e specialista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Murat a Milano.

Il Morbo di Dupuytren colpisce solo le mani?

La malattia può coinvolgere la pianta dei piedi ed in questo caso prende il nome di Malattia di Ledderhose. In casi molto rari, può coinvolgere i corpi cavernosi a livello del pene ed in questo caso viene chiamata Malattia di La Peyronie.

Quali sono i sintomi del Morbo di Dupuytren?

Il morbo di Dupuytren è caratterizzato dalla presenza di uno o più noduli sul palmo della mano (le cui dimensioni possono raggiungere anche un centimetro) che possono associarsi a spessi cordoni che si estendono fino alle dita provocandone la retrazione (più frequentemente anulare e mignolo).

Altri sintomi legati a questa patologia comprendono:

  • dolore quando il nodulo si forma per la reazione infiammatoria circostante
  • prurito
  • indolenzimento nel palmo della mano quando si stringono gli oggetti in corrispondenza dell’ispessimento
  • difficoltà a impugnare gli oggetti e a eseguire semplici attività quotidiane

Come può essere diagnosticato il Morbo di Dupuytren?

La diagnosi avviene tramite un esame obiettivo durante il quale lo specialista analizza i segni patologici riscontrati sulla mano del paziente. La diagnosi è di tipo clinico, cioè non necessita di esami strumentali specifici

Come può essere trattato il Morbo di Dupuytren?

Il paziente con Morbo di Dupuytren che non presenta retrazione delle dita non ha indicazione ad essere trattato (non esistono trattamenti preventivi che possano cambiare la storia naturale della malattia).

Nel caso in cui uno o più dita comincino a piegarsi vi è l’indicazione a correggere il difetto.

Quando è necessario il trattamento chirurgico?

Il trattamento chirurgico è indicato quando la funzione della mano è compromessa, generalmente a causa della flessione delle dita.

Esiste un banale test per valutare quando è il momento di sottoporsi all’intervento chirurgico: basta appoggiare la mano sul piano di un tavolo: finchè si percepisce tutta la superficie del tavolo appoggiarsi sulla mano, non vi è indicazione chirurgica, viceversa, se un dito comincia a piegarsi, non sarà possibile appoggiare tutto il palmo sul tavolo: in questo caso l’intervento diventa consigliato.

Esistono due tipi di intervento: uno meno invasivo, dove con una semplice puntura si interrompe il cordone patologico che retrae il dito, ottenendo l’estensione del dito stesso. Questa procedura, detta cordotomia percutanea, consente un recupero immediato della funzione della mano, pur se la percentuale di recidive è maggiore e più rapida.

Quando la procedura mininvasiva non è possibile per le caratteristiche del cordone o nei casi di recidiva, l’intervento tradizionale prevede l’asportazione del tessuto patologico con conseguente distensione delle dita. Questo viene eseguito in regime di Day Hospital con anestesia del solo arto superiore. Il post-operatorio prevede un percorso riabilitativo  specifico, necessario a garantire l’efficacia del trattamento chirurgico ed il recupero della piena funzionalità della mano.

Esistono le recidive?

Purtroppo, trattandosi di una patologia ereditaria, quindi scritta nel DNA, la recidiva è molto frequente, nei casi meno aggressivi può presentarsi a distanza di molti anni, mentre nei casi più gravi può comparire anche dopo pochi mesi

Dopo quanto tempo, si recupera l’uso completo della mano?

Nel caso dell’intervento effettuato con l’ago il recupero della mano è immediato e il paziente può tornare alle sue attività quotidiane già dal giorno seguente. Nel caso dell’intervento tradizionale, la mano resta medicata per due settimane e il protocollo riabilitativo ha una durata media di circa un mese per il completo recupero della funzione.

Chirurgia Plastica e Ricostruttiva
Dott. Giorgio Pivato
Visite ed Esami
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Via Gioacchino Murat, 13, 20159 Milano, MI, Italia
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