La membrana epiretinica maculare (ERM), altrimenti detta pucker (raggrinzimento, in inglese) maculare è un’alterazione anatomica dell’interfaccia vitreoretinica, ovvero l’area di contatto tra il corpo vitreo e la retina.
Si manifesta con la formazione di una sottile membrana traslucida sulla macula, cioè la parte centrale della retina responsabile della visione nitida. Quando questa membrana si ispessisce e si raggrinzisce, provoca una distorsione della retina, con conseguente progressiva deformazione della stessa e peggioramento della visione.
In fase iniziale, questa condizione è nota come maculopatia cellophane o cellophane maculare per l’aspetto brillante che lo specialista può osservare durante un esame del fondo oculare. La prevalenza del disturbo aumenta con l’avanzare dell’età, ed è compresa tra il 7% e l’11,8%[1].
Ce ne parla il dottor Andrea Gabai, medico oculista specializzato in patologie retiniche e chirurgo vitreoretinico presso Humanitas San Pio X e l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.
Quali sono le cause della membrana epiretinica?
L’origine della membrana epiretinica non è ancora del tutto chiara. La forma più comune è dovuta all’invecchiamento dell’occhio, durante il quale il corpo vitreo subisce cambiamenti strutturali che favoriscono la proliferazione diversi tipi di cellule, tra cui cellule gliali, fibroblasti, macrofagi e cellule dell’epitelio pigmentato esitante nella formazione della membrana, che si ispessisce e si contrae progressivamente.
Altre possibili cause includono:
- Processi infiammatori
- Retinopatia diabetica
- Vasculopatie retiniche, tra cui le trombosi
- Traumi oculari
- Trattamenti laser retinici
- Interventi chirurgici oculari
- Sindromi rare.
Quali sono i sintomi della membrana epiretinica?
La membrana epiretinica può rimanere asintomatica per lungo tempo, evolvendo in modo silente. Quando i sintomi compaiono, possono includere:
- Visione sfocata
- Visione distorta delle immagini
- Micropsia (gli oggetti appaiono rimpiccioliti)
- Macropsia (gli oggetti sembrano più grandi del normale)
- Riduzione dell’acuità visiva.
Come viene diagnosticata la membrana epiretinica?
La diagnosi viene effettuata durante una visita oculistica approfondita, che include l’esame del fondo oculare. Per confermare la presenza della membrana epiretinica e valutare meglio i dettagli anatomici come lo spessore è essenziale effettuare la tomografia a coerenza ottica (OCT) della macula, che permette di acquisire informazioni più dettagliate sui rapporti anatomici tra la membrana e gli strati retinici sottostanti, il grado di distorsione/raggrinzimento e di trazione che la membrana induce su di essi, la presenza o meno di edema maculare, e altri dettagli, utili anche a stabilire l’esito funzionale di un eventuale intervento.
Quando bisogna operare una membrana epiretinica?
La decisione di intervenire dipende dalla gravità della situazione. La membrana viene generalmente operata quando la sua presenza incide in modo significativo sulla qualità visiva del paziente. L’intervento consiste nella vitrectomia associata al peeling della membrana epiretinica maculare stessa e, ogni qual volta sia possibile, della sottostante membrana limitante interna. Per favorire la guarigione, si può inoltre utilizzare una sostanza tamponante come aria, gas o olio di silicone, che stabilizza la retina.
Come prevenire la membrana epiretinica?
Per individuare precocemente eventuali anomalie visive causate dalla membrana epiretinica maculare, si consiglia di utilizzare regolarmente la griglia di Amsler. Questo test, semplice e autogestito, consente al paziente di verificare la presenza di distorsioni delle linee rette. Se le linee appaiono ondulate o deformate, è importante consultare un oculista specializzato in patologie retiniche e chirurgia vitreoretinica.