Che ruolo gioca l’alimentazione nella fertilità femminile?

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’infertilità in Italia, riguarda circa il 15% delle coppie. Alcuni dati indicano che anche l’alimentazione giochi un ruolo fondamentale, mostrando come una dieta ricca di grassi trans, carboidrati raffinati e zuccheri aggiunti può influire negativamente sulla fertilità, mentre, una un’alimentazione basata sui modelli alimentari mediterranei (quindi ricca di fibre alimentari, acidi grassi omega-3, proteine​​vegetali, vitamine e minerali), impatti positivamente sulla fertilità femminile.

Ce ne parla la dott.ssa Silvia Giugliano, ricercatrice e biologa nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.

Quali possono essere le cause di infertilità?

Oltre ai fattori fisiologici legati all’età, la fertilità femminile è influenzata anche da anomalie anatomiche, endocrine, genetiche, funzionali o immunologiche del sistema riproduttivo, disturbi ovulatori, malattie croniche e da numerosi altri fattori, come l’ambiente e lo stile di vita (compresa la dieta e l’attività fisica), lo stress psicologico, il fumo, l’alcol o la caffeina, per citarne alcuni.

In che modo la dieta può influenzare la fertilità?

Le persone sottopeso o in sovrappeso, a causa di un apporto calorico e proteico sbilanciato, possono presentare alterazioni della funzionalità ovarica con conseguente aumento dell’infertilità. Inoltre, un’eccessiva assunzione di carboidrati, acidi grassi, proteine, vitamine e micronutrienti, può avere un impatto negativo sull’ovulazione (i fattori nutrizionali possono influenzare la maturazione degli ovociti, la qualità degli embrioni e l’efficienza dell’impianto) e, un indice di massa corporea (BMI) elevato, è spesso associato anche a diabete gestazionale, ipertensione e parti prematuri,

Cosa mangiare per favorire la fertilità?

Gli studi attuali suggeriscono che un’alimentazione basata sulla Dieta Mediterranea, è associata non solo ad una migliore salute mentale e fisica, ma anche a cambiamenti favorevoli nella resistenza all’insulina, a disturbi metabolici e al rischio di obesità, elementi fondamentali nel contesto della fertilità.

Tra le fonti alimentari consigliate troviamo:

·  Carboidrati: verdura e frutta, pasta integrale, pane integrale, cereali, riso, cereali

·  Grassi: pesce azzurro, olio di colza, olio di semi di lino, olio d’oliva e altri oli vegetali, avocado, noci, semi

·  Proteine: legumi, pesce, carni magre, uova, latticini (in particolare fermentati)

·  Latticini: latticini a basso contenuto di grassi, in particolare latticini fermentati

·  Iodio: sale iodato, latticini, frutti di mare

·  Acido folico: Verdure a foglia verde, uova, pollame

·  Vitamina D: Pesce, uova, formaggio, latte, latticini

·  Antiossidanti: Frutta fresca (soprattutto frutti di bosco) e verdura, olio vegetale, spezie (ad es. cannella), tè, caffè

·  Caffè, cacao (nelle quantità consigliate)

Quando è utile assumere degli integratori?

L’assunzione di integratori per favorire la fertilità può essere considerata in diverse situazioni specifiche quali:

Carenze Nutrizionali: se vi è una carenza specifica di nutrienti noti per influenzare la fertilità, come acido folico, vitamina D, ferro, zinco o omega-3, l’assunzione di integratori può essere consigliata per garantire un adeguato apporto.

Pianificazione della Gravidanza: le donne che stanno pianificando una gravidanza potrebbero essere consigliate a iniziare a prendere integratori prenatali contenenti acido folico almeno un mese prima del concepimento per prevenire difetti del tubo neurale nel feto.

Stili di Vita Particolari: individui con diete particolari, come vegetariani o vegani, potrebbero dover integrare alcuni nutrienti, come la vitamina B12, che sono più facilmente ottenuti da fonti animali.

Problemi di Assorbimento: condizioni mediche che influenzano l’assorbimento dei nutrienti, come malattie intestinali croniche, potrebbero richiedere l’assunzione di integratori per garantire un adeguato apporto di sostanze nutritive.

Età Avanzata: le donne sopra i 35 anni potrebbero beneficiare di integratori che supportano la salute riproduttiva, poiché l’età può influenzare la qualità degli ovuli.

Problemi di Ovulazione: in alcune condizioni di disturbi ovulatori, possono essere raccomandati integratori specifici per migliorare la regolarità dell’ovulazione.

Sovrappeso o Sottopeso: donne con un BMI elevato o basso potrebbero ricevere consigli sull’assunzione di integratori per bilanciare la nutrizione e migliorare la funzione ovarica.

Prevenzione dello Stress Ossidativo: gli antiossidanti possono essere consigliati per prevenire lo stress ossidativo, che potrebbe influenzare la qualità degli ovuli e degli spermatozoi.

Quale percorso farò con la nutrizionista e come verrò seguito?

Il percorso con un nutrizionista per favorire la fertilità sarà personalizzato in base alle esigenze specifiche e alla situazione individuale seguendo alcuni punti fondamentali:

Valutazione Iniziale:

  • La prima fase coinvolgerà una dettagliata valutazione della tua storia clinica, inclusi eventuali problemi di fertilità, condizioni mediche preesistenti, e la tua storia alimentare.
  • Il nutrizionista potrebbe anche valutare lo stile di vita, inclusi livelli di attività fisica, abitudini alimentari, e fattori stressanti.

Obiettivi Personalizzati:

  • In base alle informazioni raccolte, il nutrizionista stabilirà obiettivi personalizzati per migliorare l’alimentazione in modo specifico per la fertilità.
  • Gli obiettivi potrebbero includere cambiamenti nella dieta, nella distribuzione dei macronutrienti, e nell’assunzione di specifici nutrienti chiave per la fertilità.

Piano Alimentare:

  • Il nutrizionista svilupperà un piano alimentare dettagliato, considerando le preferenze alimentari, esigenze nutrizionali e obiettivi di fertilità.
  • Potrebbe essere consigliato un aumento dell’assunzione di nutrienti chiave come acidi grassi omega-3, vitamine del gruppo B, antiossidanti e minerali come lo zinco e il ferro.

Educazione Nutrizionale:

  • Il nutrizionista fornirà informazioni dettagliate sull’importanza di determinati nutrienti per la salute riproduttiva e spiegherà come integrarli nella dieta quotidiana.
  • Potrebbe anche essere fornita educazione nutrizionale sulla gestione del peso, se necessario.

Monitoraggio e Adattamento:

  • Durante il percorso, ci sarà un monitoraggio regolare del progresso e dei risultati ottenuti.
  • Il piano alimentare potrebbe essere adattato in base ai cambiamenti di salute, alle esigenze specifiche della situazione e alla risposta individuale alla dieta.

Integrazione di Integratori, se necessario:

  • Se vi è la necessità di integratori per colmare eventuali carenze specifiche, il nutrizionista discuterà le opzioni e fornirà raccomandazioni sulla loro assunzione.
Biologia
Dott.ssa Silvia Giugliano
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