Il raffreddore è il disturbo più comune e frequente delle alte vie respiratorie. È una patologia di origine virale che provoca l’infiammazione della mucosa a livello nasale e faringeo.
Ma come ci si ammala di raffreddore e, soprattutto, è possibile evitarlo?
Alle nostre domande risponde il dottor Luca Malvezzi, specialista in Otorinolaringoiatria in Humanitas.
Che cos’è il raffreddore?
“Il raffreddore è un’infezione delle vie aeree superiori sostenuta da agenti virali (attualmente sono più di 200 i virus che provocano questa patologia)”, spiega l’esperto. Più esattamente, si dovrebbe parlare di rinosinusite virale, poiché nel raffreddore vi è la compartecipazione dei seni paranasali. “Il raffreddore si sviluppa quando il virus trova una situazione ambientale favorevole alla sua proliferazione e attivazione (il freddo ne favorisce la sopravvivenza) nonostante i meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio quali la produzione di più muco, che ha lo scopo di intrappolare gli agenti patogeni, e la “clearance mucociliare”, ovvero il trasporto verso l’esterno dello stesso”, precisa il dottore.
Esiste la prevenzione contro il raffreddore?
Per prevenire il raffreddore si possono adottare semplici ma efficaci misure comportamentali:
- vestirsi adeguatamente e a strati, cercando di non rimanere troppo coperti negli ambienti chiusi (per evitare di sudare) e mai troppo esposti agli ambienti freddi;
- evitare gli sbalzi repentini di temperatura sia nei periodi freddi sia durante i cambi di stagione o in estate, magari abusando dell’aria condizionata;
- coprire la bocca con una sciarpa per evitare l’inalazione di agenti patogeni e anche la loro diffusione;
- lavarsi le mani spesso e detergere le fosse nasali con semplice soluzione fisiologica o con le numerose formulazioni spray reperibili in farmacia.
E se abbiamo contratto il raffreddore, come dobbiamo comportarci?
“Come prima cosa bisogna evitare il più possibile di diffondere il virus. Anche se può sembrare banale ricordarlo, l’igiene delle mani serve anche da protezione verso gli altri, soprattutto se il naso che cola porta a grattarci ripetutamente contaminando la superficie cutanea delle mani stesse. Starnutire senza proteggerci, quando ci troviamo in ambienti chiusi, favorisce inevitabilmente la diffusione per via aerea del virus”, conclude il dottor Malvezzi.
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