Come funziona la visita radiologica interventistica?

La visita di radiologia interventistica consente al radiologo interventista di valutare, attraverso una visita clinica, la documentazione a disposizione, ed esegue eventuali accertamenti ecografici, l’idoneità del paziente ad un intervento non invasivo di radiologia interventistica. Ma come funziona esattamente? Ce ne parla il dott. Ezio Lanza, radiologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola a Milano.

Che cos’è la radiologia interventistica?

È una branca della radiologia che permette di trattare diverse patologie (oncologiche, urologiche, ginecologiche, etc) con tecniche non invasive che vengono eseguite prevalentemente in anestesia locale, senza eseguire incisioni chirurgiche né praticare suture

Quali patologie possono essere trattate dal radiologo interventista?

Lo spettro di interventi è ampio. Tra le patologie benigne è possibile ad esempio trattare il varicocele maschile, il fibroma uterino e l’ipertrofia prostatica benigna senza sottoporsi ad un intervento chirurgico.   

Una menzione importante merita il trattamento endovascolare delle malformazioni artero-venose (MAV) del corpo, per il quale la radiologia interventistica è spesso la prima scelta.
Tra le patologie maligne si interviene prevalentemente (ma non solo) su diversi tipi di tumore epatico e renale in diversi stadi di malattia. In alcuni casi è possibile trattare i tumori della tiroide senza eseguire una resezione chirurgica.  

Quando viene fatta la visita di radiologia Interventistica?

Il paziente può scegliere la visita di radiologia interventistica per valutare l’idoneità ad un trattamento non invasivo. È importante, qualora li si abbia a disposizione, portare con sè precedenti esami radiologici (TC, RM, RX) per permettere al medico radiologo di valutare il caso adeguatamente. 

Cosa succede in caso di idoneità?

In caso di idoneità, il radiologo spiega al paziente le tecniche che verranno utilizzate per il trattamento della patologia di interesse. Se invece il paziente non dovesse essere idoneo al trattamento, verrà preso in considerazione un percorso terapeutico alternativo o il caso verrà discusso dallo specialista in gruppo multidisciplinare con colleghi di altre specialità.

Sono previste norme di preparazione alla visita di radiologia interventistica?

È necessario portare con sé gli eventuali referti delle analisi cui ci si è sottoposti più di recente, in particolare i dischetti di eventuali esami radiologici. Le visite successive, invece, possono richiedere una preparazione specifica, variabile a seconda dell’esame previsto. Sarà lo specialista, nel caso, a fornire al paziente tutti i dettagli.

Specialista in Radiologia Diagnostica ed Interventistica
Dott. Ezio Lanza

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