Come gestire i problemi al pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli, tendini e legamenti che chiudono la parte inferiore della cavità addominale. La sua funzione è importantissima perché permette di mantenere gli organi pelvici (ovvero, vescica, uretra, utero, vagina e retto) nella posizione corretta; prevengono l’incontinenza urina, gas e feci, consentono di partorire, sono importanti nella funzione sessuale.

In molte donne, a causa della gravidanza, del parto (ma anche di stitichezza o sovrappeso) o semplicemente con l’avanzare dell’età, può indebolirsi, creando disagi e problemi anche importanti alla vescica, dell’intestino o all’apparato sessuale. Per questo è fondamentale prendersene cura e non ignorare quelli che potrebbero essere i campanelli d’allarme di un problema più serio.

Ce ne parla la dott.ssa Silvia Città, Ostetrica presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.

Quali possono essere i sintomi di un problema al pavimento pelvico?

Le patologie del pavimento pelvico possono presentarsi con diversi sintomi, come:

·  ritenzione urinaria

·  incontinenza urinaria

·  prolasso di vescica, utero e retto

·  stipsi

·  incontinenza fecale

·  dolore cronico (come vulvodinia, dolore durante i rapporti sessuali, stimolo minzionale doloroso)

Quando rivolgersi allo specialista?

La valutazione del pavimento pelvico si può fare in qualsiasi momento: quando si vuole sapere se è in salute; in presenza di dolore durante i rapporti sessuali; in caso di cistiti ricorrenti, perdite involontarie di urina; in preparazione della gravidanza; prima e dopo il parto.

Quali sono i principali fattori di rischio?

Il principale fattore di rischio è il non conoscere cosa sia e dove si trovi il pavimento pelvico. In questo ambito la consapevolezza fa davvero la differenza. Oltre a questo poi si aggiungono tutte le condizioni che possono portare ad uno squilibrio dei muscoli del pavimento pelvico. A partire da abitudini di vita quotidiane errate, alla gravidanza, al parto, fino ad arrivare alla menopausa. Ognuna di queste fasi può lasciare dei segni su questi muscoli, rappresentando dei fattori di rischio per l’instaurarsi di disturbi quali incontinenza o il dolore ai rapporti, la stipsi, etc.

Come avviene la valutazione del pavimento pelvico?

La valutazione del pavimento pelvico avviene tramite un colloquio iniziale con la/lo specialista che dopo aver valutato l’anamnesi della paziente, ascoltando i sintomi che l’hanno condotta a richiedere un consulto, procederà con un esame obiettivo e ad una visita interna.

 In cosa consiste la riabilitazione del pavimento pelvico?

Durante la riabilitazione del pavimento pelvico, vengono utilizzate una serie di tecniche di tipo conservativo, che hanno lo scopo di attenuare o risolvere i segni e sintomi derivanti dalle disfunzioni della muscolatura, con una tre passaggi fondamentali:

  1. presa di coscienza della muscolatura
  2. potenziamento/rilassamento della muscolatura
  3. “attivazione” e corretto utilizzo della muscolatura nella vita di tutti i giorni 

Il percorso riabilitativo prevede diversi incontri con la paziente che consentiranno alla specialista di valutare i miglioramenti ottenuti tra una seduta e l’altra.

Quali tecniche vengono utilizzate nella riabilitazione del pavimento pelvico?

Ci si avvale di molte tecniche per la riabilitazione del pavimento pelvico ad esempio esercizi di respirazione e propriocezione, massaggi o esercizi di contrazioni e rilassamento muscolare controllato. A volte, se necessario, ci si può avvalere dell’utilizzo dell’elettrostimolazione funzionale (FES) o della stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS) 

Quanto dura la riabilitazione del pavimento pelvico?

La durata di ogni seduta è di circa 45 minuti. Di volta in volta vengono consigliati degli esercizi da svolgere in autonomia a casa e si fissa il controllo dopo qualche settimana per verificarne l’efficacia. Non possiamo sapere quante sedute ci vogliono per risolvere il problema per cui si inizia un ciclo di rieducazione. Gli esercizi proposti sono specifici per la persona e per quel problema. Tutto dipende dai tempi di risposta del muscolo e dal lavoro svolto in autonomia a casa.

Come è possibile fare prevenzione?

Sicuramente conoscerlo e prenderne consapevolezza è il modo migliore di far prevenzione. Il mio consiglio è di fare una valutazione del pavimento pelvico con una figura specializzata a prescindere che si abbiano o meno dei problemi. 

A cosa serve rinforzare il pavimento pelvico?

Oltre ad avere un ruolo importante nella postura, rinforzare il pavimento pelvico serve a dare un sostegno attivo agli organi pelvici, a prevenire incontinenza urinaria o di gas o feci e a prevenire prolassi oltre che a migliorare la salute sessuale.

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