Come proteggere la pelle dal freddo?

L’esposizione alle basse temperature e agli sbalzi improvvisi (interno – esterno) ha un impatto importante sulla nostra pelle. La cute diventa secca e possono comparire microfratture, come ragadi o fissurazioni.

Inoltre, chi soffre di problemi dermatologici, come nel caso di acne e psoriasi, può vedere un aggravarsi dello stato di salute della propria cute. Il freddo, infatti, se da un lato disidrata la pelle, dall’altro può spingerla a produrre più sebo, aumentando la presenza di brufoli e punti neri. Nelle persone che soffrono di psoriasi, poi, l’assenza di sole e la secchezza della cute (così come quella delle placche cutanee), può portare ad un peggioramento della malattia.

Ce ne parla la dott.ssa Cinzia Bruscagin, dermatologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.

Cosa succede alla pelle con il freddo?

La pelle diventa più secca, principalmente per quattro motivi: i vasi sanguigni iniziano a costringersi per risparmiare calore; c’è una diminuzione della produzione di grassi Ceramidi; assumiamo meno vitamina D attraverso i raggi solari; l’aria nelle case e negli uffici è più secca per via del riscaldamento.

La pelle secca dipende solo dal freddo?

No, ci sono altri fattori che possono causare una secchezza della pelle, come l’uso di alcuni farmaci, la lunga permanenza in acqua (per esempio in chi fa nuoto in piscina), questioni ormonali (per esempio durante il ciclo, la gravidanza o la menopausa), e lo stress.

Quali possono essere le conseguenze della pelle secca?

Le conseguenze possono essere:

  • dermatiti da freddo (specie nelle mani)
  • desquamazione 
  • prurito
  • rossore
  • sottili crepe
  • peggioramento delle patologie dermatologiche già presenti

Come si cura la pelle secca? 

Per la cura della pelle secca è importante: 

  • evitare indumenti sintetici
  • ridurre il più possibile i lavaggi preferendo docce brevi al bagno
  • utilizzare basi lavanti non schiumogene, impacchi a secco con soluzione di permanganato di potassio unguenti privi di acqua, vaselina e siliconi, in modo da richiamare acqua dagli strati profondi della pelle rendendo più morbido lo strato corneo

È inutile assumere antistaminici dato che non si tratta di allergia.

Quando la crema per le mani non è più sufficiente? 

Se compaiono ragadi e lesioni crostose sono indicati unguenti ad azione cicatrizzante naturale evitando il più possibile l’utilizzo di cortisone per gli effetti di atrofia ed assuefazione.

Che cosa consiglia per la prevenzione della secchezza della pelle?

La prevenzione si basa sull’idratazione e sulla protezione della pelle, partendo dall’adozione di una serie di comportamenti quotidiani, come:

  • bere molta acqua durante l’arco della giornata
  • umidificare gli ambienti chiusi
  • proteggersi dal freddo (specialmente mani e piedi)
  • preferire una breve doccia con acqua tiepida al bagno caldo, prestando attenzione ad asciugarsi bene
  • evitare detergenti schiumogeni, prediligendo un unguento appropriato per mantenere morbida la pelle.

Cosa fare se si soffre di psoriasi o acne?

In caso di psoriasi è consigliato l’utilizzo di creme/unguenti ad azione riducente ed emolliente cercando di limitare l’applicazione di cortisone.

In caso di acne ridurre i lavaggi con antisettici aggressivi prediligendo le basi lavanti ed evitare di applicare creme troppo grasse in quanto andrebbero a peggiorare la quantità di sebo.

Quando è necessario consultare uno specialista?

Consiglio di rivolgersi allo specialista dermatologo in caso di una variazione importante dello stato della pelle (eczema, ulcerazione, ragade, prurito persistente); la pelle secca può indicare un problema internistico o dermatologico da indagare. 

Dermatologia e Venereologia
Dott.ssa Cinzia Bruscagin
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