Come si capisce se si ha la cistite?

La cistite è un’infiammazione della vescica causata generalmente da un’infezione batterica, che può provocare dolore e bruciore durante la minzione; stimolo frequente a urinare; presenza di sangue nelle urine; dolore o pressione nell’area pelvica; anomalie nel colore e nell’odore delle urine.

In genere (se non ci sono ulteriori fattori di rischio come, ad esempio, diabete non controllato, anomalie anatomiche o difficoltà di svuotamento), non è pericolosa per la salute ma può essere molto dolorosa e fastidiosa.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Ella Kinzikeeva, urologa e androloga presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.

Cos’è che fa venire la cistite?

Come dicevamo, nella maggior parte dei casi, la cistite è causata da un’infezione batterica (più raramente da infezioni virali o funghi), a causa di microrganismi che possono raggiungere la vescica dall’esterno attraverso l’uretra, dall’interno attraverso la propagazione da organi vicini, o ancora per via ematica.

Altre cause possono essere:

–   Infiammazione cronica della vescica (cistite interstiziale) e dolore pelvico cronico con accentuazione sulla vescica

–   Farmaci

–   Trattamenti con radiazioni

–   Sostanze chimiche

Quanto tempo può durare la cistite?

Il tempo è molto variabile ma in genere per una cistite non complicata senza ulteriori fattori di rischio può durare circa una settimana.

 Perché la cistite torna spesso?

Le cistiti spesso sono recidive a causa di un uso improprio di antibiotici che facilita l’insorgenza di resistenze batteriche ma soprattutto distrugge la flora intestinale e quindi la protezione contro le recidive. Altre cause possono essere riconducibili a: scorrette abitudini alimentari e comportamentali; malformazioni congenite o acquisite dell’apparato urinario.

La cistite si definisce cronica e/o ricorrente quando si presenta con episodi pari o > di 3 recidive all’anno (ogni infiammazione vescicale porta ad un rimodellamento dell’epitelio che diventa più suscettibile a successiva recidiva), l’obiettivo del trattamento è quello di ridurre o allungare il tempo tra le recidive, riducendo i principali fattori di rischio (igiene intima, storia genetica, percorso sessuale, etc.).

Cosa prendere in farmacia per la cistite?

In generale, nel caso di cistite batterica, il medico, in accordo con le linee guida europee, può prescrivere l’assunzione di antibiotici Fosfomicina o Neofuradantina. Ma in ogni caso è consigliata la visita specialistica. Le linee guida urologiche europee sconsigliano di utilizzare altri antibiotici tranne quelli sopraelencati, salvo che non sia presente un caso specifico valutato dall’urologo, anche perché l’utilizzo e durata impropri possono fare un danno e portare alla cronicizzazione della malattia e sviluppo delle resistenze batteriche; inoltre, in assenza di sintomi (ad eccezione delle donne in gravidanza, pazienti che debbono subire chirurgia, ecc.), la sola presenza dei batteri nelle urine, o la “batteriuria asintomatica”, non dovrebbe essere trattata.

Il trattamento della cistite interstiziale, invece, è più complesso e può prevedere l’utilizzo di farmaci assunti per via orale, instillati o infiltrati in vescica; manipolazioni della vescica stessa; stimolazione di alcuni nervi per ridurre il dolore o la frequenza della minzione.

Cosa non mangiare se si ha la cistite?

Per evitare di peggiorare i sintomi, alcuni alimenti andrebbero evitati, specialmente 

durante la fase acuta, come alcolici, tè o caffè, succhi di frutta, cioccolato, cibi piccanti o troppo zuccherati, condimenti e salse, insaccati e carni lavorate.

Inoltre, prodotti ad alto indice glicemico (come pasta, pane in bianco oppure mais, zucchero miele ecc.), soprattutto nei casi del quadro di intolleranza glucidica, potrebbero essere precursori dell’infiammazione cronica, per questo è importante che nel percorso delle cure della cistite il paziente venga seguito da almeno un gastroenterologo, un ginecologo e un nutrizionista (per impostazione della dieta antinfiammatoria, ipoglicemica quando necessaria con integrazione con vitamine e probiotici per rialzo delle difese immunitarie).

Quando devo consultare uno specialista?

Meglio rivolgersi allo specialista al primo episodio di cistite per iniziare ad eliminare qualsiasi fattori di rischio modificabili, ricordando che – come scritto prima- il trattamento è fattibile solo in collaborazione dei 4 specialisti sopracitati: senza aggiustare la dieta, i fattori di rischio, l’intestino, e alzare delle difese immunitarie, non è facile ridurre o prevenire le recidive.

La cistite cronica o recidivante da sola non si cura, se non ci sono tutti fattori che ne favoriscono la guarigione. Il benessere dell’intestino è spesso la prima chiave, senza regolarizzarlo è difficile ottenere i risultati. 

Riassumendo, alzare l’immunità e regolare l’intestino sono i primi passi per portare ad un miglioramento del paziente, anche se la cistite cronica non è spesso curabile, il cambiamento dello stile di vita, l’assunzione di probiotici, vitamine, ecc., prescritti dagli specialisti, porteranno a migliorare il quadro clinico, riducendo il rischio di recidive e allungando i periodi di remissione della malattia.

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